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martedì 8 marzo 2011

Il 17 marzo, le feste per l'Unità e i lavoratori

La storia dell'Unità del nostro Paese è una storia in cui il sangue versato dalla gente comune, da chi lavora, ha la parte proponderante.
Nelle Guerre di Indipendenza erano contadini, artigiani, insegnanti ragazzi senza altro che ideali. Certo non figli di aristocratici.
Nelle trincee fangose e sui monti della Prima Guerra Mondiale erano ancora contadini, artigiani, insegnantie i primi operai, certo non i figli della ricca borghesia che, al massimo, facevano i tenenti.
Nella Seconda Guerra Mondiale, nel gelo della Russia, e nella Resistenza, il sangue versato dai lavoratori fu ancora tantissimo.
Fu grazie al sangue versato da milioni di lavoratori che l'Italia ebbe una Costituzione libera, e divenne un Paese Democratico, Repubblicano e indipendente.

Il 17 marzo si festeggia il 150° dell'Unità d'Italia, e il Governo, su sollecitazione della Confindustria, ha deciso che è festa sì, ma i che i lavoratori la devono pagare, prendendosi un giorno di ferie.

Forse perché non hanno dato ancora abbastanza.

2 commenti:

  1. Con un mano levano gli emolumenti legati alla festività soppressa del 4 novembre e con l'altra "concedono" il 17 marzo per il 150° dell'Unità d'Italia...

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  2. ...e purtroppo è ancora grazie ai sacrifici dei lavoratori...che si festeggia i 150 anni di Unità d'Italia....

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