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mercoledì 23 febbraio 2011

FONDO TELEMACO ELEZIONI 2011

Quando si vota e come?
Oltre 30 mila lavoratori delle telecomunicazioni, aderenti al Fondo pensione Telemaco, saranno chiamati nelle prossime settimane a rinnovare l’assemblea dei Delegati attraverso il voto postale (arriverà a ciascun lavoratore una busta contenente la scheda elettorale; le buste dovranno pervenire a Telemaco entro il 10 Aprile 2011).
Altri 32 mila lavoratori potranno invece votare presso appositi seggi allestiti in azienda il giorno 31 marzo (il regolamento elettorale prevede che per le aziende con più di 160 lavoratori associati a Telemaco, nell’unità produttiva, vengano allestiti i seggi; per gli altri è previsto il voto postale).
Per votare occorre semplicemente sbarrare la casella sotto il simbolo SLC-CGIL

Cosa fanno i delegati?
I Delegati approvano il bilancio del Fondo, eleggono il Consiglio di Amministrazione ed il collegio dei Sindaci; oltre a molti altri compiti sono anche i titolari di qualsiasi processo di fusione o trasformazione del Fondo e dello stesso procedimento di responsabilità nei confronti degli amministratori. E’ questo dunque un importante momento di democrazia e partecipazione diretta.
La SLC CGIL invita tutti gli iscritti a Telemaco a partecipare alle votazioni.
La Cgil si è sempre distinta nella difesa e nel rafforzamento del sistema previdenziale pubblico.
La Cgil, allo stesso tempo, è stata in prima fila per estendere a tutto il mondo del lavoro il diritto alla previdenza complementare per un futuro più sicuro.
Soprattutto la CGIL si è sempre impegnata e si impegnerà affinché gli investimenti di tutti i Fondi siano a rendimento certo e costante, aderendo a programmi che prediligano il lavoro e non la speculazione finanziaria.
Altri sindacati hanno invece sempre contrastato i Fondi previdenziali e solo oggi, strumentalmente e con poca coerenza, “hanno scoperto” quanto siano importanti.


Perché votare la SLC CGIL
La SLC-Cgil vuole continuare in questa opera di rafforzamento e miglioramento e si impegna con i rappresentanti che saranno eletti a:
- determinare una ampia offerta di prestazioni in forma di rendita;

- ampliare le possibilità di adesione al Fondo per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia di contratto che hanno. E’ fondamentale, infatti, che i lavoratori più giovani possano aderire al Fondo per avere una pensione più ricca, senza essere discriminati da un contratto “precario” che non hanno scelto, ma subito;

- definire una evoluzione organizzativa del Fondo che metta al centro l’associato attraverso un potenziamento ulteriore di tutti i servizi diretti e di comunicazione tra il Fondo e il singolo aderente.

Inoltre continueremo a proporre la costituzione di uno o più profili di investimento Etico (cioè i soldi dei lavoratori non potranno essere investiti in aziende che fabbricano armi, che non rispettano i diritti sindacali nel mondo, che non rispettano le norme per la protezione dell’ambiente.)

PER POSTA O AL SEGGIO DELLA TUA AZIENDA
VOTA LA LISTA SLC-CGIL

martedì 22 febbraio 2011

AVVICENDAMENTO IN FINANCE

Durante lo scorso anno avevamo più volte denunciato la presenza (tramite comunicati e la newsletter delle nostre RSU “Scomunicazioni”), all’interno del settore Finance di Top Client, di un dirigente dai comportamenti discutibili. Sembra che riguardassero il modo di trattare i collaboratori, vantandosi dei propri stipendi e delle proprie automobili, il farsi servire il thè in ufficio dalle segretarie, l’insoddisfazione diffusa del personale del settore Finance per l’organizzazione del lavoro, i viaggi all’estero a spese dell’Azienda. Un dirigente a quanto pare ben pagato con un contratto di consulenza, che non ha portato risultati apprezzabili e che nelle ultime settimane è stato allontanato.

Risparmiando certi stipendi quanti Contratti di Solidarietà si sarebbero potuti evitare?

E’ da ricordare che in certe posizioni di responsabilità si ha anche accesso a informazioni pregiate e sensibili, che potrebbero essere una manna per i nostri concorrenti, e si hanno deleghe e potere di firma, a nome di Telecom Italia.
Ci auguriamo quindi il Vertice Aziendale, in coerenza con il Codice Etico, non voglia ripetere simili situazioni e a prendere tutte le cautele possibili a tutela degli interessi di Telecom Italia e dei suoi lavoratori.

La classe dirigente di Telecom Italia pare somigliare, a volte, a quella di questo Paese: inadeguata e dedita al perseguimento dei propri interessi personali, piuttosto che al bene comune, che per noi è lo sviluppo industriale dell’Azienda.
Prendiamo atto con soddisfazione di questo avvicendamento e periamo che sia solo il primo passo, che si arrivi a un adeguamento attento e mirato della nostra dirigenza. Questa Azienda ha bisogno di dirigenti attenti alla natura industriale e allo sviluppo dell’occupazione. E non di altro.
E speriamo di non dovere occuparci di nuovo, in futuro, di vicende come questa.

SLC CGIL MILANO

COMUNICATO CALL CENTER - PRESSIONI E CONTROLLI

Assistiamo ormai da troppo tempo al lento ma costante consolidarsi di “usi e costumi” aziendali volti al controllo e monitoraggio dell’attività del singolo lavoratore. Ultimo della serie è l’ SMS di RICONTATTO. Il cliente che contatta i call center Telecom riceve questo sms: “Grazie per la chiamata, qualora avesse ulteriori dubbi o esigenze risponda con un sms, sarà ricontattato e rimborsato del costo del messaggio. TIM 119”. Il controllo della qualità del servizio non resta però generale, se il cliente risponde al messaggio viene informato direttamente l’assistente dell’operatore che ha gestito la chiamata del cliente. 
Nei call center tecnici invece si susseguono affiancamenti per giorni e giorni, volti più che a valutare la professionalità del lavoratore a far sentire il continuo controllo da parte del capo. Anche la chiamata che ricevono i clienti che contattano i call center Telecom per valutare la qualità del servizio, diventa fonte di stress
per il lavoratore a cui viene chiesto di informare il cliente a fine chiamata del sondaggio di qualità richiedendo un voto alto per la gestione della chiamata, facendo leva sull’aspetto umano ed emotivo, sulla valutazione quasi più della persona che del servizio.
L’invio continuo di email che sollecitano il raggiungimento degli obiettivi, le statistiche e i grafici affissi nelle sale con la richiesta continua di fare di più e meglio, i colloqui individuali in caso di clienti che rispondono a sms di ricontatto sono ulteriori fattori di stress che si aggiungono a quelli già presenti nell’attività normale di un call center e che peggiorano lo stato psicologico del lavoratore.
Vogliamo ricordare che i lavoratori pur avendo il dovere di svolgere il proprio lavoro con la massima diligenza nel rispetto delle direttive aziendali, non hanno alcun obbligo di risultato e tale concetto e’ sancito anche da alcune sentenze della Cassazione.
Questo vuol dire che i lavoratori dipendenti non sono responsabili dei risultati aziendali i quali dipendono, in particolar modo, dalla qualità dei prodotti offerti, dagli strumenti informatici messi a disposizione dall’Azienda, dalla formazione ricevuta, dalla concorrenza, ecc.
Inoltre le iniziative di controllo individuale dei risultati violano lo spirito degli accordi sindacali in vigore che prevedono un premio di produzione legato al raggiungimento di obiettivi collettivi.
Per questo le OOSS e le RSU si faranno carico di attivare tutte le misure necessarie a ristabilire una situazione compatibile con le norme e le leggi, ma soprattutto con la dignità e la salute psicofisica dei lavoratori.

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL
Le R.S.U. Telecom Italia Milano e Lombardia

mercoledì 9 febbraio 2011

DOMENICA 13 FEBBRAIO Giornata di mobilitazione nazionale delle donne








DOMENICA 13 FEBBRAIO
Giornata di mobilitazione nazionale delle donne


Bergamo Via XX Settembre Ore 10,00 – 12,00
Chiavenna P.zza Bertacchi Ore 16,30
Cremona Piazza Roma Giardini Pubblici Ore 15,00 – 18,00
Lecco P.zza Cermenati Ore 14,30
Lodi P.zza Duomo Ore 9,30
Mantova P.zza Mantegna Ore 15,30
Milano P.zza Castello Ore 15,00
Morbegno P.zza Mattei Ore 14,30
Pavia Piazza della Vittoria Ore 15 – 18
Sondrio P.zza Garibaldi Ore 10,30
Varese P.zza Monte Grappa Ore 10,30 – 12,30



Se non ora, quando?

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che - va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia - hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.

L’APPUNTAMENTO E’ PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI GRANDE CITTA’ ITALIANA
Per le adesioni e informazioni l’indirizzo mail è mobilitazione.nazionale.donne@gmail.com