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venerdì 2 novembre 2012

MOBILITA' PROFESSIONALI (SPOSTAMENTI DI REPARTO)

Come Slc-Cgil da tempo stiamo seguendo con l'assistenza dei nostri uffici legali le possibili violazioni dei diritti individuali a seguito degli spostamenti di reparto effettuati unilateralmente dall'azienda, in Milano.

In attesa di concludere a breve tutte le valutazioni preliminari ed esprimere un comunicato specifico in merito all'argomento, vogliamo iniziare a precisare, per chiarire parte dei dubbi, che tali azioni dell'azienda difficilmente possono essere tutelati come trasferimenti se restano nella stessa sede di lavoro (sede che trovate scritta nella lettera di assunzione), ma più probabilmente come demansionamenti

Pertanto il termine per agire legalmente sarebbe di 5 anni e non di 60 giorni.
In ogni caso ogni posizione è a sé e ogni altra valutazione legale potrà essere fatta singolarmente anche perché il diritto a procedere è individuale. 
Invitiamo tutti i lavoratori trasferiti a compilare la lettera/modulo a suo tempo da noi diffusa per esprimere il non consenso al trasferimento forzato e a inviarne copia all'azienda (Risorse Umane) e a noi. Invitiamo inoltre chi non lo avesse ancora fatto ed avesse dei dubbi in merito a contattare celermente le nostre RSU.

mercoledì 31 ottobre 2012

Telecom Italia: Tim Brasil passa il test conti, oggi tocca a Telecom Argentina


Da Milano Finanza

Di Francesca Gerosa
<a href="/quotazioni/quotazioni.asp?step=1&action=ricerca&codiceStrumento=u2ae&titolo=TELECOM ITALIA">Telecom Italia</a>: <a href="/quotazioni/quotazioni.asp?step=1&action=ricerca&codiceStrumento=u2ae&titolo=TELECOM ITALIA">Tim</a> Brasil passa il test conti, oggi tocca a Telecom Argentina
Tim Brasil passa il test conti, anche se ci sono nubi all'orizzonte. La società controllata da Telecom Italia(conta per circa il 10% dell'enterprise value del colosso tlc e il 30% dell'equity) nel terzo trimestre 2012 ha registrato ricavi pari a 4.722 milioni di reais, leggermente sopra le attese degli analisti e +8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, anche se grazie a maggiori ricavi da cellulari, mentre i ricavi da servizi sono risultati in crescita solo del 5,5% anno su anno.

A fine settembre la base clienti di Tim Brasil ha raggiunto 69,4 milioni di linee (+17% anno su anno) con una quota di mercato del 26,8% rispetto al 26,9% di fine giugno. L'ebitda è stato in linea con le stime degli analisti di Intermonte a 1.202 milioni di reais, +5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E l'utile netto è risultato pressoché stabile (+0,4%) a 318 milioni di reais. La struttura finanziaria del gruppo resta solida, in quanto la controllata brasiliana continua a essere sostanzialmente priva di debiti (il rapporto debito netto/ebitda è pari a 0,3 volte).

Inoltre le previsioni di Tim Brasil vedono un contesto macro in leggero miglioramento. "Ma il target di TI di crescita dell'ebitda di circa il +10% in America Latina non ci sembra raggiungibile; noi stimiamo +8%", avvertono gli analisti di Intermonte. Nel comunicato stampa sui conti del trimestre, Tim Brasil non ha aggiornato i suoi obiettivi finanziari, limitandosi a dichiarare che "è naturale che, dopo un periodo di forte crescita, un po' di correzioni dovrebbero essere fatte".

Il titolo Tim Participações è sceso di oltre il 20% negli ultimi 3 mesi e del 35% negli ultimi 6 mesi. Per gli esperti di Banca Imi è una reazione esagerata al previsto rallentamento dell'attività. Oggi tocca a Telecom Argentina riportare i risultati trimestrali. Intermonte si aspetta ricavi a 5.641 milioni di pesos argentini, +18% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e un ebitda a 1.588 milioni, +7% anno su anno.

A Piazza Affari l'azione Telecom Italia spunta un +1,50% a 0,7095 euro. Il colosso tlc pubblicherà i conti del terzo trimestre il prossimo 8 novembre e gli analisti di Kepler (buy e target price a 1,0 euro confermati sull'azione) si aspettano che i target 2012 vengano confermati, nonostante un deterioramento della performance nel terzo trimestre.

mercoledì 17 ottobre 2012

COMUNICATO UNITARIO SCIOPERO 19 OTTOBRE



Si susseguono in queste ore le segnalazioni di riunioni estemporanee organizzate in diverse aziende di Telecomunicazioni sullo sciopero del 19 ottobre e sullo stato della trattativa per il rinnovo del CCNL.
Dopo le fantasiose ricostruzioni alle quali hanno dovuto assistere, loro malgrado, i lavoratori di alcune sedi di Comdata (la migliore che ci è stata segnalata recita più o meno così: “il CCNL scaduto da sei mesi è tacitamente rinnovato, quindi non si capisce il motivo di tanta agitazione”) , ieri si sono aggiunti anche alcuni volenterosi responsabili di H3G che, in un impeto di proattività, hanno riunito i lavoratori dei call center per dare l’interpretazione autentica delle materie oggetto della trattativa e confutare quindi la versione sindacale dei motivi della rottura.
Francamente dispiace che tanta solerzia venga usata da queste aziende al solo scopo di dissuadere i lavoratori dal partecipare alla mobilitazione del 19 ottobre. Infatti riteniamo che se la metà del tempo e dello sforzo fosse stato profuso per aiutare ASSTEL a comprendere meglio le ragioni che sono alla base delle richieste sindacali, soprattutto riguardo alle clausole sociali, forse oggi avremmo già il nuovo CCNL delle Telecomunicazioni.
Evidentemente l’orientamento diffuso fra le maggiori aziende del settore è altro!
Invitiamo caldamente tutti i responsabili aziendali a soprassedere da questi incontri che, fra l’altro, assomigliano troppo ad atteggiamenti intimidatori.
Alle lavoratrici ed ai lavoratori di tutte le aziende di Telecomunicazioni diciamo, invece, che questi episodi, sebbene sgradevoli, rappresentano un chiaro segnale di nervosismo che ci indica come, contrariamente a quanto si sostiene in questi incontri, mai come in questa occasione, la vertenza per il rinnovo del Contratto Nazionale venga percepita, in tutte le realtà aziendali, come giusta, condivisibile e strategica per il futuro dell’intero comparto.
Ci preme infine evidenziare che le Segreterie Nazionali nel corso dell’audizione presso la Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo Sciopero (giorno 11 c.m.) hanno accolto con grande soddisfazione le parole espresse dal Presidente della stessa che ha rilevato come una posizione così intransigente sulle “clausole sociali” da parte datoriale mal si adatti , considerata la natura delle richieste sindacali , con l’attuale momento economico e sociale che vive il nostro Paese.
Riteniamo che la posizione espressa al tavolo dalla Commissione è un punto importante a nostro favore, anche perché testimonia ancora una volta, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la giustezza delle nostre richieste.
Roma, 17 ottobre 2012
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

lunedì 15 ottobre 2012

SCIOPERO 19 OTTOBRE


Nel menù in alto, oppure a questo link il nuovo trovate il nuovo numero di Scomunicazioni (36) con aggiornamenti e commenti delle RSU CGIL sulla difficile situazione del CCNL e sulla situazione aziendale.

Come sapete, venerdì 19 si sciopera. 
In questo momento, non scioperare significa essere dalla parte delle aziende, che non vogliono un contratto nazionale e non vogliono garantire dignità al lavoro. 
Scioperare significa essere dalla parte della dignità del lavoro, dei diritti e del salario. Quindi, fate la vostra scelta.

Il 18 sera partiremo in pulmann, viaggeremo tutta la notte per andare a Roma a manifestare la mattina del 19, per il contratto, per i diritti, per una speranza di vita migliore.

Chi vuole venire con noi, in pulmann, si parte giovedì sera, da Gioia e da Lampugnano,  scriva a sergioantonio.paoli@telecomitalia.it e dia il suo nome entro martedì sera. Grazie


mercoledì 10 ottobre 2012

TELECOM ITALIA: IL DADO E' TRATTO


IL DADO E’ TRATTO

Ormai ne parlano apertamente quotidiani come “Il Messaggero” o “Il Mattino”.
Il dado è tratto, ragazzi. Quest’azienda, Telecom Italia, verrà smembrata e fatta a pezzetti (e molto presto pare), con tanti saluti alle logiche industriali di cui si dovrebbe nutrire un Paese in apnea come il nostro, per riprendersi e valorizzare i pochi pezzi pregiati di cui dispone. D’altra parte, abbiamo una classe dirigente (manageriale e governativa) che l’unica idea che si è fatta venire per favorire la ripresa è quella di abolire le festività, i giorni di ferie e così via.
Ma se ci sono migliaia e migliaia di lavoratori in cassa integrazione e solidarietà, qualcuno ci spiega a cosa diavolo serve aumentare le giornate lavorative?
Non sarà che forse bisognerebbe investire, dopo decenni di dividendi selvaggi? Non sarà che bisogna ricomporre le filiere produttive, rinnovarle e dar loro forza?
“Beh, perché?” dice il nostro management. L’importante è ridurre i costi, dicono. Tagliare da tutte le parti, smembrare, sminuzzare. Purchè restino bonus, poltrone, e premi per la dirigenza s’intende.
Una gran bella visione strategica, non c’è dubbio.
E così, senza che l’Azienda si degni di dirci una parola (alla faccia delle varie indagini di Clima tanto strombazzate, dei centri People Caring e di tutti gli altri ammennicoli online di cui non sappiamo che farcene) ci siamo: questo processo di societarizzazione che ormai sta viaggiando a velocità spedita (cioè di creazione di società separate all’interno del Gruppo per gestire attività separate: IT, Rete, Customer, Staff), ci trova duramente contrari. Riteniamo infatti che Telecom Italia per rafforzarsi sui mercati debba essere unica e indivisibile, presente e radicata sul territorio, integrata e con una filiera produttiva completa, con tutte le attività “core” al suo interno e che tale struttura sia raggiungibile tramite un processo di internalizzazione di attività. Adesso qualche giornale la chiama anche “perimetrazione”. Santo cielo, ma che vuol dire?
La realtà è che c’era una realtà industriale in Italia, nelle telecomunicazioni e tra poco non ci sarà più. E perché? Beh, sapete quante poltrone si creano così? Fatevi due conti. Noi invece, vorremmo sapere una cosa: ma i debiti, quelli che ci portiamo sul groppone grazie all’azione lungimirante del management degli ultimi 15 anni, chi se li cucca? Perché, per come la vediamo noi, finirà che i debiti li ripagheranno tutti i lavoratori.
Che facciamo, vogliamo continuare a stare a guardare, o è non è forse venuto il momento di alzare quella cosa che abbiamo poggiato sulla sedia e dire che non ci va bene? Il 18 ottobre si può andare a manifestare a Rozzano, in occasione dell’Assemblea degli Azionisti (dove vorranno far passare le conciliazioni-scandalo verso due manager che hanno contribuito alla nostra rovina, Ruggiero e Buora, invece di fare una causa seria).
Il 19 tutto il settore TLC è in sciopero.
Il dado è tratto, l’Azienda procede e vuole smembrarci. A noi, perché il management non si smembra mai.
Che ne dite di dirgli un NO, grosso come una casa?

Che succede con il contratto TLC


Tutto ha inizio con la vicenda FIAT e la decisione del Lingotto di uscire dal Contratto Nazionale dei Metalmeccanici. Non bastasse l’azienda guidata da Marchionne decide di disdettare tutti gli accordi siglati con il Sindacato per applicare unilateralmente un contratto costruito su misura sulle proprie necessità.  Di li un referendum ricatto che spaccherà in due, tra favorevoli e contrari, i lavoratori e conseguentemente le organizzazioni sindacali che li rappresentano. La FIAT ha spesso anticipato le linee guida delle relazioni industriali in Italia e non vorremmo che fosse così anche questa volta. Ma veniamo a noi. A seguito di uno sciopero andato decisamente bene ASSTEL (la Confindustria delle Tlc) dopo mesi di stallo convoca le delegazioni sindacali per riaprire le trattative sul rinnovo del Contratto Nazionale. Cauto ottimismo! Ci si dice ‘Se i padroni ci convocano dovranno pur presentare degli avanzamenti rispetto alle nostre proposte, no?’. Risultato: tre giorni di trattative per ritrovarsi punto a capo, anzi anche un po’ più indietro. Le rivendicazioni dei lavoratori si riassumono in tre capisaldi: clausole sociali, alcuni avanzamenti sulla parte normativa (orari, inquadramento ecc) ed ovviamente un po’ di soldi. La trattativa si era arenata alcuni mesi fa sul delicato tema delle ‘clausole sociali’, ovvero la possibilità di inserire nel contratto qualche regola che possa disciplinare esternalizzazioni, crisi aziendali ecc garantendo i lavoratori interessati al di la di quel poco già previsto dalle leggi. È su questo tema ci si aspettava un sostanziale passo avanti da parte di ASSTEL per sbloccare definitivamente la trattativa e provare a chiudere un’ipotesi di accordo da portare alla valutazione dei lavoratori nelle assemblee. Invece ASSTEL nel corso di tre giorni di trattativa kafkiana sostanzialmente non ha fatto nessuna proposta concreta sul tema rigettando invece tutte quelle di parte sindacale. Le aziende pensavano di cavarsela con un osservatorio che nulla facesse ma che, appunto, osservasse per i prossimi anni le dinamiche del mercato delle Tlc, per valutare solo in futuro eventuali interventi concreti. Incredibile, ma vero! Non è difficile comprendere quanto sia rilevante questo tema, se non altro per noi lavoratori di Telecom che da anni viviamo il dramma delle esternalizzazioni e che a breve potremmo subire un’ulteriore pesante riorganizzazione. Almeno a leggere quanto scrivono da mesi i giornali (che nessuno peraltro smentisce). Non bastasse tutto ciò la parte datoriale ha rimesso sul tavolo tutte quelle proposte, diremmo quelle provocazioni, sul tema della normativa che nei mesi precedenti, in buona parte, sembravano smarcate. A titolo esemplificativo: peggioramento delle normative sulla malattia (con la possibilità tra l’altro di arrivare in alcuni casi al mancato pagamento dei primi tre giorni di malattia); codici disciplinari severissimi che permetterebbero il licenziamento anche per lievi mancanze; peggioramento radicale delle regole che disciplinano il part-time trasformandolo in una sorta di lavoro a chiamata; sostanziale mano libera in merito al tema dei controlli a distanza; possibilità di imporre unilateralmente l’utilizzo di ROL e permessi in ragione delle esigenze aziendali; e per chiudere la possibilità di derogare a praticamente tutte le materie contrattuali eccetto il minimo salariale: praticamente la fine del contratto nazionale. Viene da chiedersi cosa avrebbero proposto qualora fossimo arrivati al punto finale, ovvero gli aumenti salariali. Cosa è successo? E soprattutto cosa aspettarsi? I giorni immediatamente precedenti alla convocazione alcune agenzie e alcuni giornali battevano la notizia che Confindustria stava valutando la possibilità di bloccare il rinnovo di tutti i Contratti Nazionali e che si sarebbero chiuse solo le trattative in dirittura d’arrivo. Qualcuno forse ha pensato che a spararla grossa, a prendere tempo, si sarebbe arrivati a questa ‘moratoria unilaterale’ con il conseguente congelamento del nostro CCNL? Non ci è dato di sapere. Quello che sappiamo è che la salvaguardia del CCNL è la precondizione per garantire un livello minimo di garanzie, di diritti e di salario per tutti i lavoratori del settore delle Tlc. Quello che sappiamo è che ci impegneremo fino in fondo perché non si arrivi a soluzioni alla Marchionne. I lavoratori della FIAT hanno visto svanire CCNL, diritti e tutele in cambio della promessa di un lavoro, lavoro che oggi non è nemmeno sicuro. Noi il 19 sciopereremo e saremo a Roma a manifestare con tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che chiedono di essere pagati il giusto, di avere condizioni di lavoro dignitose e garanzie per il proprio futuro (chiamiamole poi clausole sociali o in altro modo, poco ci importa). In una parola noi saremo a Roma per rivendicare un vero contratto Nazionale. 

mercoledì 26 settembre 2012

Tlc: Sindacati, rottura al rinnovo del contratto Tlc. Sciopero e manifestazione 19 ottobre

“Grave ed irresponsabile è l’atteggiamento di Asstel che, dichiarandosi indisponibile ad affrontare il tema delle clausole sociali a tutela dei lavoratori nei processi di appalto e esternalizzazione delle attività, apre una fase di duro scontro all’interno del settore.” Così dichiarano le segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil al termine di una trattativa protrattasi per tre giorni  e che ha visto le controparti datoriali incapaci di trovare una soluzione in grado di dare una risposta al tema posto dal sindacato.
“Appellarsi alla libertà di impresa e di mercato per nascondere processi di appalto tesi a ridurre diritti e salario dei lavoratori è anacronistico e denota una scarsa volontà di contribuire a risolvere i problemi del Paese – continua la nota. In aggiunta a ciò, con una drammatica coerenza provocatoria, alla delegazione è stato richiesto di introdurre norme per facilitare i licenziamenti, non retribuire i primi tre giorni di malattia, utilizzare i Rol e le ferie per la gestione dei flussi delle attività nonché introdurre surrettizie forme di lavoro a chiamata per il personale che, secondo le aziende, dovrebbero dedicare la totalità della loro giornata ad attendere di rispondere a necessità aziendali.”

“Queste richieste, dopo che lo sciopero indetto il 17 settembre scorso ha ottenuto una partecipazione massiccia dei lavoratori, sono state lette come un’autentica provocazione del tutto inaccettabile e irresponsabile.”
“Viene pertanto confermato lo sciopero generale del settore per il prossimo 19 ottobre con una manifestazione nazionale da tenersi a Roma. Saranno aperti i conflitti su tutti i progetti di riorganizzazione avviati che andranno contrastati per difendere ogni singolo posto di lavoro.”
“La responsabilità assunta dai vertici di Asstel con tale decisione appare incomprensibile perché aprirà una fase di contrasto in un momento in cui il Paese avrebbe bisogno di soluzioni condivise per traghettarlo fuori dalla crisi generale – concludono i sindacati. E’ evidente che l’interesse al profitto è l’unica condizione a cui le imprese guardano trascurando gli interessi generali.” 

martedì 11 settembre 2012

SCIOPERO NAZIONALE - lunedì 17 settembre - PRESIDIO a Milano

A seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del CCNL Telecomunicazioni,
SLC CGIL – FISTel CISL – UILCOM UIL hanno proclamato uno

SCIOPERO NAZIONALE

di tutto il settore, per l'intero turno di lavoro del giorno
lunedì 17 settembre 2012

Sono in corso sul tutto il nostro territorio le assemblee sullo stato della trattativa e a sostegno della vertenza per combattere l'i ntransigenza di Asstel - Confindustria che  non ha voluto,  e  persiste  nel  non  volere  trattare  sui nodi 
fondamentali della nostra piattaforma che ricordiamo essere :
  • Garanzia occupazionale e territoriale sul cambio appalti;
  • Recupero integrale potere acquisto delle retribuzioni;
  • Inquadramento e professionalità.

 SLC CGIL – FISTel CISL – UILCOM UIL di Milano 
hanno organizzato per la giornata dello sciopero
 
UN PRESIDIO
 
che si terrà davanti alla sede di Assolombarda a Milano in via Pantano,
a partire dalle ore 10.00.


 SLC CGIL – FISTel CISL - UILCOM UIL Milano

martedì 4 settembre 2012

SITUAZIONE ESODATI E MOBILITA'

Le recenti leggi emanate dagli ultimi governi in materia di Pensioni, hanno peggiorato quella che
semmai sarebbe materia da migliorare, gettando in molti casi tra i lavoratori già in mobilità o tra
quelli prossimi alla Pensione, sconforto, preoccupazione e confusione.
Il 7 agosto è stato approvato alla Camera in via definitiva, diventando quindi Legge dello Stato, il
testo della cosiddetta Spending Review. L'art.22 che disciplina gli interventi sul delicato tema
degli esodati, è rimasto identico nell'approvazione. Pur valutando negativamente molte delle parti di
quel testo, che lascia ancora migliaia di persone nell'incertezza, per i lavoratori di Telecom che
devono ancora aderire alla mobilità entro quest'anno grazie all'accordo sindacale del 4 agosto 2010,
l'innalzamento della soglia di lavoratori garantiti da accordi precedenti alla legge (per cui
varrebbero le vecchie norme di accesso alla Pensione) dai precedenti 65 mila agli attuali 120 mila,
ci fa ben sperare che rientrino tutti in questa nuova quota di salvaguardati.
Pertanto, invitiamo tutti i lavoratori attualmente in servizio e interessati in base ai calcoli
pensionistici alla possibile messa in mobilità entro la fine del 2012, ad attendere l'emanazione
del Decreto (che avverrà entro 60gg dalla promulgazione, quindi entro la prima settimana di
ottobre) per avere maggiori chiarimenti e garanzie .
Per tutti quei lavoratori invece collocati in mobilità tra il 1/11/2008 e il 31/7/2010 (prima cioè che il
precedente governo sostituisse il vecchio sistema delle finestre fisse con la finestra mobile (un anno
dalla maturazione del requisito ) l’invito è a verificare con noi la continuità del reddito garantita
dall'accordo del 4 agosto 2010 firmato presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra Telecom
Italia e le OO.SS, in base all'accordo, è infatti previsto che tale continuità sia garantita fino
all'erogazione della pensione.
La Slc-Cgil insieme al patronato Inca sta intraprendendo le opportune verifiche ed iniziative sia con
Inps che con Telecom affinchè ciò si realizzi. A tale scopo Slc Cgil di Milano istituisce uno
sportello dedicato presso gli uffici della Camera del Lavoro di Milano in Corso di Porta
Vittoria,43 - 4 piano, nei seguenti giorni :
Mercoledi 12 settembre
Mercoledi 3 ottobre
Mercoledì 10 ottobre
Orari dalle 9.30 alle 13
(per prenotazioni inviare una email all’indirizzo sportelloslc@gmail.com)
Consigliamo di fare la domanda di pensione prima della scadenza della finestra calcolata
con le vecchie normative, per questo la priorità allo sportello sarà data a tutti coloro che
sono nei 90 giorni precedenti alla fine dei benefici e alla vecchia finestra pensionistica.
Occorre portare tutta la documentazione in possesso dalla cessazione del servizio alla
iscrizione in mobilità eventuale estratto conto previdenziale ed eventuale lettere ricevuta da
Inps.

Milano li 03 settembre 2012 SLC CGIL MILANO

giovedì 21 giugno 2012

Comunicato rottura tavolo negoziale rinnovo CCNL


Comunicato Rinnovo CCNL Telecomunicazione

Ieri, 20 giugno 2012, dopo una lunga e anomala fase negoziale gestita, per volontà delle controparti imprenditoriali, con delegazioni ristrette, si è consumata la rottura del tavolo negoziale.
La delegazione sindacale presente ha avuto la forte percezione che la volontà delle controparti sia quella di rompere il contratto di filiera escludendo il mondo delle Customer, al fine di poterne trarre un vantaggio in termini di riduzione dei costi sulle tariffe di appalto.

A ciò, si aggiunge la decisa contrarietà a inserire clausole che consentano una gestione responsabile delle crisi inerenti alle attività di customer, gestite tramite appalto, sulle quali le controparti hanno ribadito l’assoluta indisponibilità a introdurre nel contratto elementi che consentano la tutela occupazionale.
L’irresponsabilità e la miopia dimostrate impongono una risposta forte e decisa da parte dei lavoratori che non possono diventare il soggetto su cui scaricare la crisi economica che attanaglia l’Europa.
Inoltre, le controparti non hanno voluto affrontare i restanti temi della piattaforma, rilanciando una pressante richiesta di flessibilità sugli orari di lavoro e la necessità di disciplinare gli accordi sul controllo a distanza, facendo così registrare distanze enormi sull’insieme delle tematiche trattate.
Per tali motivi il Comitato di settore unitario, che si terrà domani 22 giugno, dovrà definire le iniziative più opportune per manifestare con fermezza la netta contrarietà del mondo del lavoro rispetto a un progetto scellerato e privo di prospettive.
Pensare di risanare i conti delle aziende di Telecomunicazioni attraverso una riduzione dei diritti e dei salari dei lavoratori rappresenta la modalità più anacronistica con cui le parti datoriali potevano pensare di rispondere alla crisi.
Il Sindacato e i Lavoratori del settore sapranno rispondere adeguatamente alla grave strategia adottata dalle controparti imprenditoriali. 
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL          FISTEL-CISL          UILCOM-UIL

mercoledì 6 giugno 2012

LE NUOVE RSU SLC CGIL TELECOM ITALIA DI MILANO


MILANO
Luca Damiani,
Davide Landolfi,
Sergio Paoli,
Ilaria Ercolini,
Margherita Bertaggia,
Rinaldo Perduca,
Isabella Marotta,
Graziana Rinaldi,
Cosimo Veneziano,
Luciana Dardano,
Raffaella Guerra,
Francesco Maviglia,
Luca Carzaniga,
Gianmario Dassa,
Cristina Allevi,
Tiziana Cammi,
Emma Ferrero,
Giuseppe Passarelli,
Laura Di addario,
Sabrina Ragucci
STAFF NORD
Giovanni De martino

mercoledì 23 maggio 2012

Elezioni RSU Telecom Italia - primi dati provvisori

Primi dati, del tutto provvisori, per le elezioni RSU in Telecom Italia, unità produttiva di Milano.
Si riferiscono a circa 3.000 schede scrutinate, sulle varie sedi e sono assolutamente ufficiosi..

CGIL 45,7%
CISL 22,3%
UIL 18,9%
UGL 10,5%
FLMU 1,8%
SNATER 0,8%


Le prime stime danno a CGIL 20 RSU, su 42 previste per Milano.

A presto con i dati ufficiali.


giovedì 17 maggio 2012

22 e 23 maggio 2012: si vota per il rinnovo delle RSU/RLS di Telecom Italia - i candidati di SLC CGIL

SPECIALE ELEZIONI TELECOM ITALIA 2012

IL SINDACATO E' LE PERSONE CHE SCEGLI

Si svolgeranno la prossima settimana, il martedì 22 e mercoledì 23 maggio le elezioni per il rinnovo delle RSU/RLS di Telecom Italia.

In Milano saranno allestiti 20 seggi. Cliccando qua si può scaricare l'elenco completo dei seggi, gli orari di apertura e l'ubicazione precisa di ogni seggio all'interno dei palazzi.


 Invitiamo tutti i lavoratori al voto per i nostri candidati.


MODALITA' DI VOTO:
- è necessario presentarsi al seggio muniti di badge oppure di documento di identità.
- è valida una sola preferenza, apposta con una crocetta corrispondente alla casella del candidato o della candidata scelto/a. Oppure in alternativa a quella della lista.
- trovi il tuo candidato/a nella Lista SLC CGIL seguendo l’ordine alfabetico:
Allevi Cristina,
Belotti Alessandro,
Belvedere Michele,
Bertaggia Margherita,
Bianchi Claudia,
Bruni Antonio,
Cammi Tiziana,
Campagna Maurizio Gerardo,
Cardani Luigi,
Carzaniga Luca,
Castrovinci Domenico,
Damiani Luca Alessio,
D'andrea Antonio,
Dardano Anna Luciana,
Dassa Giammario,
Di Addario Laura,
Ercolini Ilaria,
Ferrero Emma Agostina,
Galli Roberto,
Guerra Raffaella,
Landolfi Davide,
Locatelli Pietro Giulio,
Mameli Raffaella,
Mandelli Ferruccio,
Marotta Isabella,
Martino Giancarlo,
Maviglia Francesco,
Molinaro Antonino,
Paoli Sergio Antonio,
Passarelli Giuseppe,
Perduca Rinaldo,
Quercia Roberta,
Raffi Stefano,
Ragucci Sabrina,
Rinaldi Graziana,
Rotelli Luana,
Salvatori Federico,
Spagnuolo Andrea,
Tremolada Mauro,
Valle Maura,
Veneziano Cosimo,
Voce Alessandro,

martedì 17 aprile 2012

18 APRILE 2012 - SCIOPERO GENERALE MILANO E PROVINCIA

Domani 18 aprile 2012 Sciopero generale CGIL per difendere le tutele dell'articolo 18. Presidio dalle 9 davanti alla sede della RAI in corso Sempione a MILANO.

mercoledì 28 marzo 2012

ASSEMBLEE TELECOM ITALIA

CONVOCAZIONE ASSEMBLEE


A norma dello Statuto dei Lavoratori (legge 300/70) sono convocate le seguenti assemblee
dei lavoratori di Telecom Italia S.p.A di Milano aventi all’ O.d.G.:
· Bozza Piattaforma di 2° livello Telecom Italia
· Situazione Aziendale

· Varie ed eventuali

LUNEDI' 2 APRILE 2012

BOSCAIOLA : (c/so sala Marconi) (al piano -1) DALLE H.09.30 ALLE H.11.00
BOSCAIOLA: (c/so sala Marconi) DALLE H.11.00 ALLE H.12.30
BOSCAIOLA: (c/so sala Marconi) DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
BOSCAIOLA: (c/so sala Marconi) DALLE H.18.00 ALLE H.19.30

MARTEDI' 3 APRILE 2012
BOSCAIOLA: (c/so sala Marconi) (al piano -1 ) DALLE H.09.30 ALLE H.11.00
BOSCAIOLA: (c/so sala Marconi) DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
BOSCAIOLA: (c/so sala Marconi) DALLE H.17.00 ALLE H.18.30

MERCOLEDI' 11 APRILE 2012
TONALE: Tutti +50% + Stelvio DALLE H.09.30 ALLE H 11.00
TONALE: +Rest.50% + Bicocca DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
+Stelvio+ Negozio staz.centrale
LORENTEGGIO : Tutti + 50% DALLE H.09.00 ALLE H.10.30
(Barona+Abbiategrasso+Novara+Baggio)
LORENTEGGIO : + rest.50% DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
(Barona+Abbiategrasso+Novara+Baggio)
CASSINA DE PECCHI:Tutti 50% DALLE H.09.00 ALLE H 10.30
(+Malpaga+Melzo+Masate+Pioltello)
CASSINA DE PECCHI:Rest. 50% DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
(+Malpaga+Masate+Melzo+Pioltello)

VENERDI' 13 Aprile 2012
TURRO: Tutti 50% (auditorium via Crespi p.-1) DALLE H.09.30 ALLE H.11.00
TURRO: REST.50% DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
+ Crescenzago Escluso Volta+Bicocca
ROZZANO: Tutti 50% DALLE H.09.30ALLE H.11.00
ROZZANO: Restante 50% DALLE H 14.38ALLE H 16.08
SFORZA:Tutti 50% DALLE H.09.30ALLE H.11.00
SFORZA:Rest. 50% DALLE H 14.38 ALLE H 16.08

LUNEDI' 16 APRILE 2012

VERCELLI :Tutti 50 % +Bersaglio+Sempione DALLE H.09.00 ALLE H.10.30
VERCELLI :Rest 50 % +Bersaglio+Sempione DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
CERTOSA:Tutti 50% DALLE H.09.00ALLE H. 10.30
CERTOSA:Rest 50% DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
MELEGNANO: Tutti 50% DALLE H.09.00 ALLE H.10.30
MELEGNANO :Rest.50% DALLE H.14.38 ALLE H.16.08

MERCOLEDI' 18 APRILE 2012

NEGOZI TIM CAR 1 DALLE H.09.00 ALLE H.10.30
NEGOZIO GALLERIA VITT. EMAN. DALLE H.11.00 ALLE H.12.30
NEGOZI TIM CAR 2 DALLE H.17.00 ALLE H.18.30
NEGOZI TIM LINATE DALLE H.18.30 ALLE.H.20.00
TACITO :Tutti 50% DALLE H.09.30 ALLE H.11.00
TACITO: Rest.50% DALLE H.14.38 ALLE H.16.08

GIOVEDI' 19 APRILE 2012
REGINA GIOVANNA: Tutti: 50% DALLE H.09.30 ALLE H.11.00
REGINA GIOVANNA: Rest.50% DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
ROMANA:Tutti 50% DALLE H.09.00 ALLE H.10.30
ROMANA:Rest.. 50% DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
LEGNANO: Tutti 50% DALLE H.09.00 ALLE H.10.30
LEGNANO : Rest 50% DALLE H.14.38 ALLE H.16.08

LUNEDI' 23 APRILE 2012
MIDIR: P.T. Tutti 50% DALLE H.09.30 ALLE H.11.00
+Parini+Bonnet+Negozi+ Piazza Affari
MIDIR: Rest.50 % DALLE H.14.38 ALLE H.16.08
+Parini+Bonnet+Negozi+Piazza Affari


N.B. I TEMPI DI SPOSTAMENTO SONO IN P.A.
Tutti i Telelavoristi potranno recarsi alle assemblee c/o il centro di lavoro di Tonale
Milano, 27 Marzo 2012
Slc-Fistel-Uilcom
Milano

martedì 27 marzo 2012

Giovanna Marturana compie 100 anni

Giovanna Marturana compie 100 anni: partigiana, organizzò le donne durante la Resistenza, conobbe la galera fascista, dice: "Dal lavoro si può andare in pensione, dalla lotta no"

Fornero: "rinunci al retributivo"- 25/03/2012 Report

giovedì 22 marzo 2012

LETTERA A REPUBBLICA

 
 
Caro Direttore,
oggi Piero ottone scrive, a pagina 35, a proposito della
FIOM e di Landini. L'articolo mi suscita qualche problema,
soprattutto nelle sue conclusioni. Dice "A me sembra che
l'impostazione sindacale di Landini, che parte dai principi
(repubblica fondata sul lavoro, diritto di ogni cittadino al
lavoro), piuttosto che dalle leggi naturali (domanda,
offerta, libero scambio) appartenga alla cultura di sinistra
di quegli anni ormai lontani, che sia una scheggia di quel
sindacalismo che prevaleva nell'Italia del dopoguerra,
figlio dell'estremismo di sinistra. Non potrà impedire la
prevalenza, nell'Italia odierna, di un sindacalismo
possibilista, secondo il modello prevalente nel mondo
occidentale. Tuttavia, potrà ritardarla".
Mi chiedo, il sindacalismo possibilista di cui parla Ottone
(quello che in nome della modernità e delle c.d. leggi
naturali accetta molte cose discutibili) su cosa  fonda la
sua esistenza? Sulle leggi naturali? E secoli di storia di
civiltà umana non contano nulla? Le leggi naturali dicono
che il forte prevarica il debole. Dovremmo accettarle e
stop? E a cosa servono i valori e i principi, quindi? E
richiamarsi alla Costituzione della Repubblica Italiana,
vuol dire essere rivoluzionari? Ricordo sommessamente che la
democrazia è un termine citato per la prima volta da
Erodoto, e che nacque, la democrazia ateniese quando
Pisistrato, per la prima volta, impose una tassa sulla
rendite agrarie (vogliamo chiamarla una patrimoniale), in
una società fino ad allora divisa in 4 classi di censo
dove solo le due più alte (quelle con maggiori rendite
agrarie) potevano accedere alla cariche politiche. E usò
quei soldi per dare lavoro a chi non l'aveva (con opera
pubbliche), aprendo la strada al primo esperimento di
democrazia al mondo, poi realizzato da Clistene, con le
tribù, le trittie, i demi e il Consiglio (o Bulè), che
organizzava e regolava i lavori dell'assemblea popolare
(Ecclesia), già esistente, ma fino ad allora ininfluente a
causa dell'oligarchia vigente.
Se Pisistrato e Clistene avessero semplicemente accettato le
leggi naturali, che sarebbe successo? E se dovessimo
rinunciare ai principi e ai valori per rifarci alle leggi
naturali (quelle del libero mercato, poi, che hanno
dimostrato tutta la loro incapacità di creare benessere)?
Che succede, anche Repubblica si allinea alla sinfonia
neoliberista e quindi stiamo dicendo che il mondo non lo si
può cambiare e dobbiammo accettarlo così com'è? E
com'è il mondo, il risultato di un armonico e spontaneo
fluire delle leggi naturali, o il risultato del sangue e del
sudore di chi si è battuto perchè il mondo fosse
migliore, perchè le ingiustizie, i soprusi e le violenze
fossero eliminate?

Caro Direttore, apprezzo Repubblica da anni, e apprezzo che
ospiti opinioni diverse. Ma qui, o decidiamo che i principi
contano, e li difendiamo (e ripeto, la Costituzione, e la
legge 300 non sono roba rivoluzionaria), oppure lasciamo
perdere.

    mercoledì 21 marzo 2012

    Riforma del lavoro e articolo 18

    Io non ci arrivo a capire come rendere i licenziamenti più facili possa aumentare l'occupazione e favorire la ripresa. Proprio non lo capisco. Per tutelare i non tutelati si tolgono le tutele ai tutelati cosicché nessuno sia più tutelato? E perché mai gli unici che devono rinunciare a rivendicare i propri diritti sono i lavoratori e i pensionati, mentre la patrimoniale non si fa perché B. non vuole e le frequenze tv non si vendono all’asta perchè B. non vuole? E il modello tedesco, perchè non lo imitiamo partendo degli stipendi dei lavoratori e degli insegnanti (che sono ben più alti) invece che imitarlo riducendo le pensioni e le tutele? Volevano la libertà di licenziare? Era meno ipocrita dirlo, invece che infilarla a forza in una riforma pasticciata e inutile, oltre che dannosa. Mettiamo che uno di 55 anni venga licenziato per motivi economici. Con la riforma si può fare. Prenderebbe un indennizzo tra 15 e 27 mensilità. Se gli va bene quindi, un anno, un anno e mezzo di stipendio. Gliene mancano 12 alla pensione. Quindi per gli altri 10 anni, che fa? Prende l'ASPI per 18 mesi? 1000 euro lordi al mese? Roba da caviale e champagne. E poi? Si riconverte? A 55 anni? Dove? Con quale formazione? E chi lo assume uno di 55 anni? Come diceva Bartali, tutto sbagliato, tutto da rifare.

    martedì 6 marzo 2012

    ASSEMBLEE SLC CGIL - GIORNATA DELLA DONNA 8 MARZO 2012

    Assemblee retribuite per i lavoratori di Telecom Italia Spa aventi il seguente O.d.G.:

    CONCILIAZIONE TEMPI VITA E LAVORO

    Le assemblee si svolgeranno secondo il calendario seguente:
    BOSCAIOLA (Sala Marconi, piano -1)
    Martedì 6 marzo:       dalle 8:30 alle 9:30, alle 14:00 alle 15:00, dalle 17:00 alle 18:00

    MIDIR con PIAZZA AFFARI e PARINI (sala mensa)
    Mercoledì 7 marzo:  dalle 15:00 alle 16:00

    TONALE con STELVIO (sala mensa)
    Giovedì 8 marzo:        dalle 10:00 alle 11:00, dalle 14:30 alle 15:30

    REGINA GIOVANNA (sala mensa)
    Venerdì 9 marzo:        dalle 14:30 alle 15:30

    Un omaggio floreale per tutte le donne che intervengono.

    martedì 28 febbraio 2012

    Nuovi numeri di Scomunicazioni

    Disponibili in rete i nuovi numeri di Scomunicazioni.

    Il numero 30, dedicato alle manovre del Governo e alla questione dell'articolo 18.

    Il numero 31, dedicato alle riorganizzazioni aziendali di Telecom Italia, ai Permessi Studio e al Delegato Sociale.

    Nel prossimo numero (marzo):
     
    Contratto delle TLC, a che punto siamo?
    Trattativa turni Open Acces
    Come si  vive al Call Center?
    Un nuovo utile vademecum

    venerdì 27 gennaio 2012

    27 GENNAIO GIORNO DELLA MEMORIA



    AUSMERZEN
    Il monologo di Marco Paolini sul genocidio dei malati e dei cosiddetti "inutili".