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giovedì 21 ottobre 2010

QUESTA CLASSE DIRIGENTE

Nel corso della trattativa sull'Accordo di Solidarietà del 21 ottobre noi della CGIL abbiamo chiesto ripetutamente e con forza, che la classe dirigente di quest'Azienda, Telecom Italia, desse un segnale di avere capito la situazione.
In fondo, l'accordo quadro per la solidarietà risale al 4 agosto scorso.
C'era tutto il tempo per capirlo.
Abbiamo chiesto un gesto di riduzione degli MBO, o delle incentivazioni specifiche, una solidarietà su buste paga che non ne soffrirebbero di certo, e che corrispondesse ai sacrifici dei lavoratori.
Anche se questa richiesta non sta nel nostro potere negoziale, l'abbiamo fatta, con decisione, tramite il nostro segretario nazionale.
Abbiamo sperato in una risposta, che non c'è stata.
Il problema è che questa classe dirigente assomiglia molto alla classe dirigente del nostro Paese: vive da un'altra parte, nell'indifferenza per ciò che le accade intorno.
Mentre i loro collaboratori fanno sacrifici, i nostri dirigenti, che fanno?

Accordi di solidarietà e formazione del 21 ottobre 2010


lunedì 18 ottobre 2010

COORDINAMENTO NAZIONALE RSU TELECOM ITALIA DEL 15 OTTOBRE 2010: I “PALETTI” DEL SINDACATO

Le Segreterie Nazionali e il Coordinamento Nazionale delle RSU, dopo una verifica effettuata ai massimi livelli, hanno appreso che le diverse voci e carte circolate (solidarietà al 20% e al 10% per alcuni settori, ecc.), forse messe in giro da qualche “linea operativa”, sono la proposta con cui l’azienda si presenterà nei prossimi giorni al tavolo di confronto in applicazione dell’accordo del 4 Agosto 2010.

Al riguardo Segreterie Nazionali e Coordinamento comunicano da subito la propria indisponibilità a sottoscrivere tali proposte, in quanto vi sono per il Sindacato ancora ulteriori margini per “spalmare” la solidarietà in maniera più equilibrata, riducendo ulteriormente le percentuali più alte su indicate.

Soprattutto le Segreterie Nazionali e il Coordinamento Nazionale delle RSU ritengono che l’applicazione dell’accordo del 4 Agosto debba:

- partire da un chiaro percorso in relazione alle reinternalizzazioni di attività di it, customer e rete, comunicando tempi e modalità di tali processi, con sessioni di verifiche periodiche che diano la massima visibilità sulle scelte organizzative e industriali dell’azienda connesse alle stesse reinternalizzazioni;

- caratterizzarsi per un’offerta formativa di corsi di riconversione e aggiornamento ampia, realmente efficace e che si intende discutere nei dettagli. La qualità della formazione, la visibilità sui corsi, tempi di esecuzione, ecc. sono infatti elementi fondamentali per evitare che i contratti di solidarietà siano esclusivamente finalizzati al risparmio nei due anni e non ad eliminare gli esuberi. Importante saranno la trasparenza e le modalità di individuazione del personale da inviare ai corsi, a partire dal livello delle professionalità possedute;

- organizzare le giornate di solidarietà al fine di farle coincidere il più possibile con le giornate di formazione. Come sindacato chiederemo che tali giornate siano pagate al 100% con in più il riconoscimento del ticket restaurant;

- dare segnali chiari in termini quantitativi di ricollocazioni e con la costituzione di uno specifico tavolo sulle riconversioni dei lavoratori delle Directory Assistance. L’azienda deve “mappare” tutte le professionalità presenti nelle DA al fine di individuare tutti i bacini potenziali per l’intera riconversione degli esuberi;

- dare da subito segnali chiari sulla riconversione nelle aree maggiormente impattate dai contratti di solidarietà;

- riconoscere un ruolo a commissioni nazionali per monitorare i processi e soprattutto servono tavoli sindacali territoriali di confronto e verifica reale sull’andamento gestionale delle riconversioni verso la rete, possibili triangolazioni, ecc. L’azienda deve dare dignità e potere reale ai propri HR territoriali, riconoscendo dignità alle relazioni industriali a livello locale;

- riconoscere una medesima filosofia tanto per Telecom Italia che per SSC (su questo si rinvia alla riunione delle RSU di SSC, titolari finali della trattativa). Da subito si dichiara la nostra indisponibilità come Segreterie Nazionali sulla proposta di solidarietà al 35% e in generale sul fatto che – visto quanto previsto dall’accordo del 4 agosto – la somma delle diverse riduzioni faccia alla fine “per forza” 450. Si rinvia agli specifici comunicati per quanto riguarda inoltre PDR, Premio Annuo, contrattazione aziendale, sistema di relazioni industriali.


Le Segreterie Nazionali e il Coordinamento Nazionale infine ribadiscono che altri importanti temi rimangono da affrontare con l’azienda: a partire dal cambiamento della turnistica del 119, dalla verifica dell’accordo sulle professionalità (il famoso “70/30”), dall’applicazione di quanto previsto dal CCNL in relazione al livello 5° S, dalla corretta applicazione delle normative del contratto collettivo aziendale (reperibilità da remoto, certificazione medica, permessi studio, ecc.).


Su questa piattaforma le Segreterie Nazionali affronteranno il confronto con l’azienda sull’applicazione dell’accordo quadro del 4 Agosto, con l’intento di giungere ad una gestione condivisa e non unilaterale dello stesso.



Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

mercoledì 13 ottobre 2010

APPLICAZIONE DELL’ACCORDO DEL 4 AGOSTO: LA POSIZIONE DI SLC-CGIL

In queste ore stanno girando per l’azienda numeri, dati, “presunti piani” per l’applicazione dell’accordo del 4 Agosto 2010 che stanno generando confusione e incertezze tra i lavoratori.
Su questo, come Segreteria Nazionale di SLC-CGIL, vogliamo che tutto sia chiaro e trasparente, pretendendo dall’azienda atteggiamenti seri e responsabili.
Abbiamo aspettato qualche giorno per comprendere cosa stesse realmente accadendo, cosa ci fosse realmente dietro a queste “carte messe in giro ad arte”.
Sicuramente chi sta facendo girare “voci” e “pezzi di carta” non sta facendo gli interessi dei lavoratori e sta dimostrando scarso rispetto verso il Sindacato Confederale, le RSU e il Coordinamento Nazionale.
Vogliamo al riguardo chiarire i vari passaggi che ci hanno portato ad oggi e la posizione della Segreteria Nazionale di SLC-CGIL (posizione che, come dimostrano i comunicati, è la posizione unitaria di CGIL, CISL e UIL):
1) sin dai primi giorni di settembre in azienda i soliti “ben informati” stavano studiando una soluzione per l’applicazione della solidarietà sul modello delle Directory Assistance (cioè concentrando esclusivamente nei reparti impattati la solidarietà, reparti che molti sapevano comprendere le aree di staff, le domestic operations, ecc come risultava dalle tabelle relative alle procedure di mobilità per i 3700 colleghi e dai numeri del Piano industriale): ciò avrebbe portato ad una solidarietà molto pesante, con una riduzione degli orari di lavoro intorno al 40/45%.
2) Abbiamo da subito chiarito la nostra posizione come SLC-CGIL (facendola divenire posizione unitaria di tutto il Coordinamento Nazionale delle RSU, si veda il comunicato del 13 settembre 2010):
- i lavoratori dovevano essere prontamente informati dei termini dell’accordo quadro siglato il 4 Agosto (campagna di assemblee in tutti i luoghi);
- la solidarietà sarebbe dovuta essere la più diffusa possibile, cioè una solidarietà vera, con il minor impatto economico possibile sui singoli lavoratori e con corsi di riconversione efficaci e mirati.
3) Vi sono stati scambi informali di informazioni tra noi e l’azienda e sulla base delle informazioni forniteci abbiamo appreso sia che l’azienda stava ragionando su un altro schema (quello di spalmare il più possibile la solidarietà, come da noi richiesto) sia che non vi era ancora (e non vi è ancora) una proposta complessiva sui piani formativi per la riconversione (piani formativi che indicherebbe anche le “direzioni” che le ricollocazioni professionali prenderebbero), su eventuali integrazioni salariali, ecc.

4) Alla luce di tali scambi di informazioni si è tenuta la riunione delle Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL per una prima valutazione/controproposta da portare al Coordinamento Nazionale del prossimo 15 Ottobre e, solo dopo questo passaggio, successivamente in trattativa con l’azienda. Le linee generali e le valutazioni/proposte sono quelle indicate nel comunicato nazionale del giorno 11 Ottobre (dove abbiamo scritto senza problemi che scambi di informazioni con l’azienda erano avvenuti).
Subito dopo l’uscita del comunicato unitario, “casualmente” sono cominciate ad uscire “carte”, “voci”, “simulazioni” che stanno facendo il giro dell’azienda. Noi riteniamo per indebolire la posizione del Sindacato.
Al riguardo ribadiamo come Segreteria Nazionale di SLC-CGIL che:
- le percentuali uscite sui vari “papielli” sono tutte da discutere, potendo per noi spalmare meglio le quote di solidarietà negli altri reparti (il 20% che circola è forse la proposta aziendale, tutta da discutere nelle sedi proprie che sono il tavolo di trattativa). Per noi quel 20%, qualora fosse, può ancora scendere attraverso una migliore distribuzione della solidarietà;
- servono corsi di riconversione veri e finalizzati, da discutere con il sindacato, così come servono corsi di aggiornamento per il maggior numero possibile di lavoratori (per prevenire una possibile obsolescenza professionale);
- per facilitare la riconversione chiederemo che l’azienda integri salarialmente al 100% le giornate di solidarietà dedicate alla formazione;
- servono segnali chiari su reinternalizzazioni e riconversioni: l’azienda deve dare un segnale chiaro sulle riconversione nelle Directory Assistance, sull’informatica e da subito anche nei settori impattati dalla solidarietà;
- servono tavoli sindacali territoriali di confronto e verifica sull’andamento gestionale di riconversione verso la rete, possibili triangolazioni, ecc. con gruppi di lavoro nazionali che monitorino costantemente il tutto;
- su SSC l’eventuale proposta di una solidarietà al 35% non è sostenibile: va ridotta sensibilmente. Anzi servono garanzie vere sull’integrazione industriale dell’azienda rispetto al ciclo produttivo di Telecom Italia, verifiche reali ed esigibili sulla riduzione dei consulenti e sulle internalizzazioni. Soprattutto l’azienda deve dimostrare di credere realmente in SSC e nei suoi lavoratori, chiudendo positivamente le varie partite aperte (PDR, Premio Annuo, Relazioni Industriali, contrattazione aziendale, ecc.).
E sia chiaro che l’azienda Telecom Italia deve sapere che altri temi sono ancora sul tavolo: modifica dei turni del 119, verifica sui passaggi al 5° S, accordo sulle professionalità “70/30”, applicazione di alcune normative contrattuali di 2° livello.
Tutti questi punti sono da discutere e per SLC-CGIL sarà il tavolo di trattativa con il Coordinamento Nazionale delle RSU l’unica sede deputata a decidere.
Su questo ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità di tutti, l’unitarietà tra le organizzazioni sindacali (unità a cui non rinunceremo facilmente essendo per noi un valore quando fondata sul merito), dell’azienda e delle diverse “linee operative” in casa Telecom Italia.
Questi punti, molti dei quali già condivisi nel comunicato unitario delle Segreterie Nazionali, saranno i punti che ci guideranno nel confronto con Telecom Italia e non rinunceremo a portarli avanti nell’interesse delle donne e uomini in carne ed ossa che ci onoriamo di rappresentare.

La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

TELECOM ITALIA: COMUNICATO DELLE SEGRETERIE UNITARIE SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL SU GESTIONE ACCORDO DEL 4 AGOSTO

Si è svolta giovedì 7 ottobre una riunione unitaria delle tre Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL - dopo aver informalmente appreso che l’azienda sta ultimando i dettagli per avviare il confronto sindacale - al fine di definire una griglia di nostre proposte per l’applicazione operativa dell’accordo del 4 Agosto, prima degli incontri tra Segreterie, Coordinamento Nazionale RSU e Telecom Italia.

Come Segreterie Nazionali, anche in coerenza con l’ordine del giorno conclusivo dell’ultimo Coordinamento Nazionale e ribadendo che sarà poi fondamentale la discussione in sede di Coordinamento stesso evidenziamo come elementi centrali per il confronto prossimo venturo sono:
1) che la solidarietà coinvolga il maggior numero possibile di lavoratori per evitare che solo alcuni subiscano decurtazioni salariali pesanti. Deve cioè esserci vera solidarietà in azienda;
2) che la riconversione sia reale con piani formativi certi e che rispondano ai bisogni reali dell’azienda (per evitare dal 2013 nuovi esuberi). In più riteniamo che la riconversione vada in qualche modo incentivata, per favorire il massimo possibile di adesione e che occorra avere in tempi brevi la visibilità sull’intero processo di formazione/riconversione, le linee cioè generali di indirizzo nell’arco dei 2 anni. Inoltre più corsi di riconversione e aggiornamento si faranno maggiore sarà anche la “prevenzione” rispetto agli scenari post 2012;
3) che man mano che si apriranno posizioni in azienda legate a mobilità volontaria, reinternalizzazioni, ecc. vi sia un livello territoriale che possa confrontarsi sulla gestione delle ricollocazioni ed eventuali “triangolazioni”, spendendosi per accompagnare i lavoratori con il massimo possibile di coerenza professionale (sapendo che occorre impegnarsi tutti per cambiare professionalità: questa l’alternativa agli esuberi). L’azienda deve cioè riconoscere un ruolo reale alle relazioni sindacali territoriali;
4) che giungano presto segnali chiari e reali di “scongelamento” della situazione dei colleghi della Directory Assistance, con proposte di riconversione serie ed apprezzabili, per qualità e quantità. In più l’azienda ci deve comunicare, nel bacino degli oltre 900 lavoratori in solidarietà, quanti e quali profili sono oggi presenti e su cui si può da subito “lavorare” per pianificare la riconversione;
5) che maggiori interventi ci saranno per rendere sopportabili le riduzioni orarie per chi non andrà in riconversione, più socialmente sostenibili saranno gli accordi applicativi.

Ovviamente questi sono i nostri principi solidaristici e di impegno per governare con l’azienda l’applicazione dell’accordo del 4 Agosto (per questo sollecitiamo ulteriormente le strutture in ritardo nel fare le assemblee come deciso in Coordinamento Nazionale). Vedremo in un confronto tra Segreterie, Coordinamento RSU e azienda, quanto Telecom raccolga le nostre proposte.
Ovviamente riteniamo che tali principi debbano valere anche per SSC, tenendo conto delle specificità e dei numeri complessivi dell’azienda e di questo le Segreterie Nazionali discuteranno con le compagne e compagni, amiche e amici di SSC. Fondamentale sarà l’impegno sull’integrazione industriale nel “ciclo produttivo” dei servizi IT rispetto a Telecom Italia, con una visibilità certa sulle riduzioni dei consulenti e sulle internalizzazioni. Importanti saranno anche i segnali che l’azienda darà parallelamente in relazione alle importanti questioni legate ad armonizzazione, PDR, Relazioni Industriali.
E’ scontato ribadire inoltre che come Segreterie Nazionali non riteniamo per nulla concluso il confronto con l’azienda su diversi problemi/scadenze per noi fondamentali.
In particolare rimangono sul tavolo (prioritariamente):
- modifica dei turni del 119. Avendo con l’accordo del 4 agosto confermato la strategicità dei customer in Telecom Italia, facendo venire meno le continue voci su possibili esternalizzazioni o societarizzazioni (Telecontact), riteniamo necessario riaprire il tavolo di confronto sul 119 per trovare soluzioni all’applicazione unilaterale dell’azienda che ha pesantemente peggiorato le condizioni di lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori. In particolare sono state avanzate da SLC, FISTel e UILCOM proposte migliorative in relazione anche all’ultima ipotesi aziendale su cui gli stessi lavoratori si erano già espressi e su cui l’azienda non ha mai risposto. E’ necessario infine aprire anche una verifica sull’applicazione del progetto benessere che interessa tutti i lavoratori dei Customer Care di Telecom Italia;
- verifica del disposto contrattuale in relazione alle figure da inquadrare al 5° S (il CCNL dice che entro dicembre le aziende devono comunicare al sindacato quanti e quali lavoratori hanno i profili da 5° S);
- verifica dell’accordo sugli inquadramenti che prevedeva entro dicembre 2010 di giungere al “famoso” rapporto 70/30;
- verifica degli accordi aziendali in essere (2° livello) anche in relazione ad alcune parti non attuate o attuate secondo noi in maniera non conforme ed in relazione alle nuove disposizione del CCNL (diritto allo studio, certificati medici, reperibilità, ecc.).

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

mercoledì 29 settembre 2010

SSC - COMUNICATO DELL’ATTIVO NAZIONALE RSU E DELLE SEGRETERIE DI SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

Il 24 Settembre 2010 si è tenuto a Roma l’attivo nazionale delle RSU di SSC, congiuntamente con le Segreterie territoriali e nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL.
Nel riconfermare il giudizio negativo, già espresso in occasione della cessione del ramo d’azienda, sull’intero processo di esternalizzazione di IT Operation, l’attivo ha espresso un giudizio complessivamente positivo sull’accordo raggiunto in sede di Ministero dello Sviluppo Economico il 4 agosto scorso. Ferma restando l’esigenza di affrontare nel merito la fase riguardante l’applicazione dei processi di mobilità volontaria e dei contratti di solidarietà, questi non potranno essere realizzati nell’ottica di una mera riduzione del costo del lavoro, ma dovranno assolutamente essere legati ad un progetto industriale che traguardi la crescita professionale dei lavoratori di SSC.
A tal proposito andranno valutati attentamente i progetti di reinternalizzazione di attività per finalizzare la formazione al recupero di lavoro attualmente dato in appalto e per consentire nel prossimo futuro ai lavoratori interni l’acquisizione e/o il consolidamento di quelle professionalità necessarie a migliorare un livello già alto di competenze.
Un confronto permanente tra le parti dovrà accompagnare l’intero processo.

L’attivo ritiene però la discussione delle questioni riguardanti il secondo livello aziendale precondizione per affrontare la fase applicativa dell’accordo del 4 agosto; occorre immediatamente aprire un confronto con l’azienda sui temi relativi, tra gli altri, alla mancata erogazione del premio annuo per i colleghi ex IT Operation ed alla rapida definizione di un PdR pluriennale. La soluzione di queste questioni non può essere rimandata oltre ed a questo proposito l’attivo ha dato mandato alle Segreterie Nazionali di inviare formale richiesta di incontro alla controparte.
Le Segreterie Nazionali ritengono doveroso informare al massimo i lavoratori di SSC sull’accordo raggiunto e sul percorso che il sindacato ha deciso di intraprendere per sanare le questioni relative al secondo livello di contrattazione; si invitano pertanto le strutture territoriali competenti e le RSU aziendali ad effettuare al più presto le assemblee dei lavoratori in tutte le sedi di SSC per illustrare dettagliatamente e discutere tali temi con le lavoratrici ed ai lavoratori interessati.


Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

lunedì 27 settembre 2010

TASSAZIONE SOSTITUTIVA DEI COMPENSI LEGATI AD UNA MAGGIORE PRODUTTIVITA’

Con la Risoluzione 83/E del 17 agosto, l’Agenzia delle Entrate aveva previsto la possibilità per i contribuenti che per gli anni 2008 e 2009 avevano percepito compensi relativi al lavoro straordinario e notturno rientranti nella tassazione sostitutiva del 10% e che in origine erano stati, da parte del datore di lavoro, assoggettati a tassazione ordinaria, di recuperare le maggiori imposte versate attraverso la presentazione entro il 30 settembre 2010:

- di una dichiarazione integrativa, se per l’anno interessato avevano presentato la dichiarazione dei redditi;
- di una istanza di rimborso ai sensi dell’art. 38 DPR n. 602/1973 se per l’anno interessato non avevano fatto la dichiarazione dei redditi.

Tenuto conto che tali adempimenti comportavano:
- il rischio dell’esclusione dal diritto di accedere a tale agevolazione da parte di molti lavoratori a causa della tempistica troppo ristretta;
- la difficoltà da parte dei datori di lavoro al rilascio tempestivo della documentazione necessaria per accedere all’agevolazione;
- una disparità di trattamento tra i lavoratori che avevano prodotto o meno le dichiarazioni dei redditi per gli anni in questione;
- lunghi tempi di attesa dei rimborsi per coloro che dovevano presentare l’istanza ai sensi dell’art. 38;
- il recupero del rimborso comunque nel 2011 per coloro che potevano presentare la dichiarazione integrativa.

Per superare le difficoltà sopra elencate COMUNICHIAMO che l’Agenzia delle Entrate, su proposta del CAAF CGIL e della Consulta dei CAF, ha rinviato gli adempimenti relativi agli straordinari e al lavoro notturno nella prossima dichiarazione dei redditi.

Attraverso questa modalità tutti i lavoratori potranno accedere all’eventuale rimborso con la presentazione del MODELLO 730 o del MODELLO UNICO del 2011, evitando le disparità che si sarebbero verificate attraverso la procedura delle dichiarazioni integrative o delle istanze di rimborso che avrebbero comportato lunghe attese dei rimborsi con il rischio di dover subire anche eventuali sanzioni.

Si invitano pertanto tutti coloro che fossero interessati all’agevolazione, a rivolgersi presso le sedi CGIL, le CdlT e le Categorie per la prossima dichiarazione dei redditi o ad una delle nostre sedi CAAF CGIL .

24 settembre 2010

CAAF CGIL Lombardia

ACCORDO 4 AGOSTO 2010 ORDINE DEL GIORNO DELLE RSU SLC-FISTEL-UILCOM DI TELECOM ITALIA LOMBARDIA

In data 22 Settembre si sono riunite le RSU della Lombardia per la valutazione dell’accordo stipulato in data 4 Agosto 2010 presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra Telecom Italia Spa e le OO.SS. Slc-Cgil Fistel-Cisl Uilcom-Uil e le RSU.
Il giudizio complessivo che ne scaturisce è positivo.
La tenuta unitaria, fortemente sostenuta dai lavoratori con la mobilitazione, ha portato al ritiro da parte di Telecom delle procedure di licenziamento aperte unilateralmente nel mese di luglio. L’accordo sancisce la fine di una fase di grande conflitto e di azzerate relazioni industriali tra OO.SS. e Telecom e stabilisce il quadro complessivo in cui ci si muoverà fino al termine del 2012.
L’accordo indica con chiarezza che non ci saranno ulteriori interventi a livello occupazionale nel corso del triennio, non si procederà ad ulteriori esternalizzazioni o societarizzazioni e vengono inoltre escluse le temute mobilità territoriali collettive.
Pur riconoscendone il valore positivo le RSU della Lombardia ritengono che tale accordo vada considerato come un importante punto di partenza per un percorso che dovrà svolgersi nei prossimi mesi e che non sarà certamente di facile gestione. Nello specifico la sfida principale che ci aspetta è senz’altro la gestione dei Contratti di Solidarietà e del collegato massiccio programma di formazione che dovrà traguardare, in tempi e modi certi, alla riconversione professionale di quei lavoratori oggi occupati nei reparti che Telecom considera con presenza di personale in esubero.
Fondamentale sarà in tal senso l’incontro previsto a breve dall’accordo, in cui l’azienda presenterà le attività che, come richiesto dalle OO.SS. da molto tempo, saranno reinternalizzate, nella rete, nei customer e nell’informatica.
Altro nodo importante è la verifica della corretta applicazione dell’accordo in merito alla mobilità volontaria, viste le complicazioni incorse a causa del decreto 78/2010, nonché del mancato accordo con Telecom in merito ai circa 900 cosiddetti “resistenti storici”, ovvero quei lavoratori che, pur avendone i requisiti, legittimamente decidono di non andare in pensione.
Le RSU della Lombardia, come peraltro già emerso praticamente da tutti i territori nel corso del coordinamento nazionale del 9 Settembre, ritengono che la gestione di tali difficilissime sfide non possa vedere la presenza della sola regia nazionale. A fianco del fondamentale tavolo nazionale, che dovrà stabilire modi e tempi da applicarsi equamente su tutti i territori, si ritiene che una parte importante delle ricadute di tale accordo debba essere fattivamente gestita con tavoli territoriali. Tavoli che non potranno essere “un secondo livello” di quanto già valutato a livello nazionale, ma dovranno avere attribuzioni proprie e complementari con il quadro complessivo gestito centralmente attraverso l’istituzione di apposite commissioni per i singoli aspetti, sia a livello nazionale che territoriale.
A partire da lunedì 27 si terranno le assemblee unitarie che interesseranno tutti i lavoratori della Lombardia. Nell’occasione si procederà a dettagliare tutti i risvolti dell’accordo ed ad esprimere le valutazioni che portano a considerare positivo tale accordo, ma anche a trasmettere ai lavoratori la percezione che abbiamo imboccato la strada giusta ma coscienti che il percorso è ancora lungo e pieno di difficoltà.
Le OO.SS., le RSU e soprattutto i lavoratori hanno la consapevolezza di dover vigilare ed il dovere di adoperarsi perché questo accordo quadro si concretizzi fattivamente in una nuova fase per Telecom, che metta al centro dell’attenzione lo sviluppo della stessa, abbandonando definitivamente la politica aziendale degli ultimi anni drammaticamente appiattita sulla logica del mero taglio dei costi.
In tal senso le RSU della Lombardia supporteranno le OO.SS. a livello nazionale a seguire con la massima attenzione ed a ritagliarsi un ruolo attivo nel dibattito che si sta sviluppando sui temi della gestione della rete in rame e della creazione della rete di nuova generazione, consci che dall’esito di tali importanti questioni dipenderà il futuro del settore, delle aziende e soprattutto dei lavoratori di Telecom.

RSU SLC-FISTEL-UILCOM
TELECOM ITALIA
LOMBARDIA
Milano, 22 settembre 2010

mercoledì 15 settembre 2010

COMUNICATO DEL COORDINAMENTO NAZIONALE RSU E DELLE SEGRETERIE DI SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

Il Coordinamento Nazionale delle RSU di Telecom Italia riunitosi a Roma il 9 Settembre 2010, congiuntamente con le Segreterie territoriali e nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL giudicano positivamente l’accordo raggiunto in sede di Ministero dello Sviluppo Economico, rappresentando una buona mediazione tra le rivendicazioni del Sindacato, contenute nell’Ordine del Giorno del Coordinamento Nazionale delle RSU di Telecom (giugno 2010) e l’esigenza di tenere aperto un confronto sul futuro delle reti.
Rimangono ovviamente aperti ancora punti importanti, a partire dalle verifiche dei volumi di investimenti sulle nuove reti e sulle strategie di sviluppo a livello internazionale del gruppo. Il risultato raggiunto in termini di garanzie sul perimetro, sulle reinternalizzazioni, sul principio della ricollocazione e riconversione come strada maestra alternativa agli esuberi, segnano un successo delle mobilitazioni delle lavoratrici e lavoratori di Telecom Italia, cogliendo di fatto la maggioranza dei punti rivendicati nella piattaforma sindacale.
Politicamente è inoltre da evidenziare come l’accordo raggiunto unitariamente con Telecom Italia rappresenta un modello di relazioni industriali diverso e alternativo da quello che in diverse realtà, anche grandi imprese, si punta ad affermare come modello generale. Aver raggiunto un accordo unitario è merito della forte tenuta confederale ed è la dimostrazione di come un corretto sistema di relazioni sindacali possa produrre migliori risultati per tutti, aziende e lavoratori.
Nello specifico l’accordo rappresenta un’intesa quadro che dovrà essere gestita, implementata e tradotta operativamente sin da fine settembre, con un confronto costante tra Sindacato e Azienda.
Come Sindacato riteniamo infatti necessario che il percorso di gestione dell’accordo parta prima di tutto da quale idea ha, Telecom Italia, sul futuro dell’organizzazione produttiva e industriale dell’azienda da qui ai prossimi anni. E, in relazione a questi obiettivi, avvenga la giusta riconversione professionale, le necessarie reinternalizzazioni, il corretto sviluppo degli asset strategici (rete, customer, it).
Occorreranno infatti garanzie reali ed esigibili, strumenti e sedi di verifica e adattamento, sapendo rispondere alle esigenze anche di chi, come i colleghi dell’ADE, saranno chiamati anche essi ad una riconversione su nuove attività
Quindi occorrerà un governo attento e condiviso delle necessarie triangolazioni tra uscite volontarie, gestione della formazione, tempi e modalità di riconversione, utilizzo dei contratti di solidarietà con il minor impatto economico possibile (anche ricorrendo – questo chiederemo - alle integrazioni per la formazione previste da accordi e leggi).
Occorrerà quindi una pianificazione certa, visibile e verificabile delle reinternalizzazioni delle attività, sapendo garantire continuità futura ai diversi reparti e lo sviluppo di nuove attività.

Il tutto andrà gestito con un equilibrio nuovo tra “cabine di regia” nazionali (Coordinamento e Segreterie Nazionali, commissioni settoriali, commissione formazione, ecc.) e partecipazione delle strutture e dei delegati sindacali sul territorio.
Occorre cioè che tutti i complessi passaggi che porteranno all’attuazione dell’accordo siano monitorati e verificati con un forte sforzo relazionale a tutti i livelli: una sfida che deve essere colta innanzitutto da Telecom Italia e dai suoi diversi responsabili territoriali.
Le stesse riconversioni dovranno essere costantemente accompagnate da verifiche sulla reale efficacia della formazione, dalla costante verifica tra uscite volontarie e riconversioni (con particolare attenzione a non creare squilibri territoriali), sapendo da subito le destinazioni finali ed i tempi.
Ovviamente l’accordo quadro pone già degli importanti paletti che dovranno essere fatti valere e che qui – sommariamente – ricordiamo.

Perimetro e volumi attività: si sancisce che le customer operation interne a Telecom Italia S.p.A. non saranno oggetto ne di societarizzazione ne di esternalizzazione (mettendo così fine al progetto aziendale della “grande Telecontact”), rinviando ad un confronto sindacale successivo il tema del miglioramento produttivo del settore. Analoghe garanzie sulla non vendita/esternalizzazione riguardano SSC e HRS, riconosciute parte integranti delle strategie di sviluppo di Telecom. Entro settembre vi sarà uno specifico confronto durante il quale l’azienda comunicherà i volumi, tempi e criteri per la reinternalizzazione di attività sia in ambito customer, rete che IT. Per la prima volta da diversi anni vi sarà cioè un processo di reinternalizzazione di attività, dopo anni di fuoriuscite anche sensibili.

Esuberi: rispetto al Piano industriale che prevedeva 6822 uscite in Telecom Italia più 645 uscite da SSC (ridotte poi a 450 circa a seguito dei bandi) l’accordo prevede fino ad un massimo di 3900 uscite volontarie in mobilità fino al 31 dicembre 2012, con il criterio della non opposizione (volontarietà). Di queste 200 sono “preadesioni” già censite per l’anno 2010 (resti delle vecchie “aliquote” dell’accordo 2008). In più l’azienda riconosce la maggiorazione degli importi dal termine della mobilità alla decorrenza dell’eventuale trattamento pensionistico (a seguito dello slittamento delle vecchie finestre, previsto dal decreto 78/2010, si vedano anche i comunicati e le note passate), facendo così salvi i diritti salariali futuri in caso di “buchi” tra il termine della mobilità e il reale riconoscimento dei trattamenti pensionistici. Chi uscirà avrà cioè garantito il reddito fino all’effettiva erogazione della pensione.

Ricollocazioni e contratti di solidarietà: viene riconosciuto il principio della riconversione professionale come strumento alternativo agli esuberi. In particolare 1100 esuberi dichiarati divengono lavoratori da formare nuovamente e da riconvertire verso altre aree aziendali (con particolare attenzione alle riconversioni verso la rete), accompagnati da strumenti di integrazione al reddito durante il periodo di formazione (contratti di solidarietà, che ovviamente dovranno interessare un numero maggiore possibile al fine di alleggerire il differenziale tra salario ed integrazione INPS), garantendo a tutti la ricollocazione dentro l’azienda. Sforzo della parti dovrà essere inoltre quello di individuare forme di rimborso per la formazione tale da integrare le quote di reddito perse con la solidarietà.


Importante è comunque il fatto che dentro questo percorso di riconversione e ricollocazione è riconosciuta priorità ai colleghi di SSC (vedi punto specifico) e soprattutto delle Directory Assistance, su cui l’azienda aveva invece chiuso fino a qualche mese fa (si veda comunicato dopo l’incontro al Ministero del Lavoro nel mese di maggio).

SSC: pur rappresentando un punto di mediazione e consapevoli che la vertenza dovrà continuare anche in relazione ai molti problemi aperti (Premio Annuo, PDR, orari, ecc.) è importante che l’azienda abbia riconosciuta strategica la funzione dell’informatica all’interno delle politiche industriali e la valenza del patrimonio professionale dei lavoratori di SSC. Così come importante sarà agire sulle reinternalizzazioni e sulla riduzione del ricorso a consulenze esterne per mettere ancor di più in garanzia i livelli occupazionali e le prospettive di crescita di SSC. In relazione agli impatti occupazionali si prevede prima di tutto di procedere a una mobilità volontaria all’interno dell’azienda, quindi ad un processo di riconversione e ricollocazione con sostegno al reddito con l’utilizzo dei Contratti di Solidarietà per i rimanenti (da qui la definizione “fino ad un massimo di 450”). Un confronto permanente tra le parti dovrà accompagnare l’intero processo.

Lavoratrici e lavoratori già in mobilità (prima di giugno 2010) e che il decreto 78/2010 penalizza con lo slittamento delle uscite in pensione: dopo una lunga trattativa si è ottenuto l’impegno scritto da parte di Telecom Italia a farsi garante della copertura economica dei mesi in più (rispetto a quando si è andati in mobilità calcolando la pensione con le “vecchie finestre”) fino al riconoscimento del trattamento pensionistico. L’impegno riguarda i circa 3400 lavoratori già usciti in mobilità e che si sarebbero trovati scoperti per diversi mesi (fino a 9-12 in alcuni casi) a seguito del cambio della norma, avvenuto dopo la loro uscita. Al riguardo, al di là della gestione da parte aziendale (Telecom è in attesa di sapere se verrà o meno modificata la soglia dei 10 mila lavoratori in mobilità esentati dalle nuove norme sulle pensioni), si invitano le strutture territoriali a prendere poi contatto con i possibili interessati al fine di intervenire con eventuali segnalazioni all’azienda. Su questo punto le Segreterie Nazionali terranno informate le strutture territoriali.

Mobilità territoriali collettive non potranno esserci se non volontarie (questo a tutela anche dell’eventuale discussione sulle possibili chiusure delle piccole sedi di customer). Proprio in relazione a questo punto (si pensi alle aree di Staff in eventuale riconversione) garantire un giusto livello di attività nei comuni ove si attuerà la riconversione sarà un punto fondamentale dei prossimi confronti.

Per i lavoratori ex TILS arriva finalmente a positiva conclusione una situazione drammatica che da oltre un anno ha visto i colleghi della formazione impegnati in stretto contatto con il sindacato in una vertenza durissima per la riconquista del lavoro perduto.

Infine l’accordo consegna alle lavoratrici e lavoratori di Telecom un periodo di “tranquillità” rispetto alla continua e costante pratica aziendale di annunciare nuovi esuberi ogni 3-4 mesi.
L’accordo stabilisce infatti che sono “esauriti” gli interventi occupazionali per gli anni di piano 2010-2012. Ovvero sia fino al 31 dicembre 2012 non vi saranno ulteriori interventi di riduzione occupazionale.

Come Segreterie Nazionali e Coordinamento Nazionale delle RSU riteniamo doveroso informare al massimo i lavoratori di Telecom Italia sull’accordo raggiunto, procedere alla massima diffusione dei suoi punti e soprattutto “attrezzarci” per la gestione operativa e per i confronti che si apriranno a fine Settembre, anche avanzando proposte specifiche e mirate ai diversi settori.

Al riguardo si terranno già nei prossimi giorni assemblee in tutte le sedi di Telecom Italia, durante le quali saranno illustrati dettagliatamente i contenuti dell’accordo alle lavoratrici ed ai lavoratori.


Roma, 14 Settembre 2010

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

venerdì 30 luglio 2010

ULTERIORE INCONTRO SU PIANO INDUSTRIALE TELECOM ITALIA: IL GOVERNO NON SCOPRE LE CARTE

Il giorno 27 luglio 2010 si è tenuto un ulteriore incontro presso il Ministero dello sviluppo economico tra SLC FISTEL UILCOM e UGL, i rappresentanti del Ministero e Telecom Italia sul piano industriale e sugli esuberi dichiarati dall’azienda.
In questo ulteriore incontro è stata ribadita da parte del sindacato la contrarietà all’idea di accedere ad ammortizzatori sociali o a strumenti forzati di uscita dall’azienda per i circa 2220 lavoratori che, nel corso della scorsa riunione, Telecom Italia aveva indicato come possibili destinatari di forme coercitive di esodo (circa 920 lavoratori che maturerebbero i requisiti per l’accesso alla pensione ed altri 1300 esuberi da gestire con ulteriori e non meglio precisati ammortizzatori sociali). E’ stata inoltre ribadita la medesima posizione di assoluta contrarietà agli ulteriori 450 esuberi dichiarati in SSC ed agli strumenti ipotizzati dall’azienda nello scorso incontro (contratti di solidarietà). Inoltre rimane aperto il tema della ricollocazione in produzione dei colleghi del 1254 e la questione relativa ai lavoratori ex TILS.
Soprattutto mancano ancora concrete garanzie sul perimetro, sulla riduzione degli appalti e sullo sviluppo industriale.
Il sindacato ha proposto all’azienda l’utilizzo della formazione come leva principale consentire un vasto processo di riconversione professionale all’interno dell’azienda ed evitare così gli esuberi.
Nonostante sia stato più volte sollecitato un formale pronunciamento del ministero circa le disponibilità del governo, le risposte fornite sono, ad oggi, evasive ed interlocutorie.
Il governo deve esplicitare il proprio ruolo e le proprie disponibilità concrete per agevolare una soluzione positiva della vertenza, non può continuare con la “politica dello struzzo”.
Telecom deve modificare radicalmente la propria proposta.
Un ulteriore incontro sarà convocato nei prossimi giorni da parte dei rappresentanti del governo.

SSC: GRAVISSIMA LA DECISIONE DI NON PAGARE IL PREMIO ANNUO

Con il pagamento delle competenze odierne, i lavoratori di SSC hanno ricevuto
un’ulteriore brutta sorpresa nella busta paga: il mancato pagamento del Premio Annuo.
Tale operazione non fa altro che esasperare i toni e gli animi in un’azienda che già vive
uno stato di fortissima tensione legata alle vicende dello scorporo di IT Operation ed agli
esuberi dichiarati dall’azienda in queste settimane.
La SLC CGIL ritiene grave ed inopportuna la scelta aziendale, dal momento che per noi il
premio annuo è parte integrante degli elementi fissi della retribuzione che la legge in
questi casi garantisce. L’interpretazione aziendale in questo caso fa riferimento
all’accordo di armonizzazione di SSC del 17 marzo 2009 che, tra l’altro, garantisce a tutti
i lavoratori della vecchia SSC il premio annuo, mantenendo la mensilizzazione dello
stesso per quelli che avevano subito il processo di andata/ritorno dal CCNL TLC a quello
della Gomma Plastica, e definendo per gli assunti dopo il 1° aprile 2009 il riconoscimento
dello stesso premio.
Paradossalmente, secondo l’interpretazione aziendale, proprio i lavoratori transitati da
Telecom Italia, non rientrando in nessuna delle due tipologie di lavoratori di cui sopra che
erano le uniche presenti all’epoca in azienda, sono stati oggetto di un’interpretazione
unilaterale, sbagliata ed assolutamente inopportuna, secondo la quale è stato deciso di
non procedere all’erogazione della restante quota di Premio Annuo dei lavoratori
scorporati, visto che la quota spettante per la prima parte dell’anno era stata erogata con
la chiusura delle competenze di Telecom Italia.
Ci chiediamo come mai su alcune materie l’interpretazione di Telecom sia più estensiva
(v. riconoscimento unilaterale delle RSU) e su altre non si faccia altro che esasperare gli
animi già molto agitati dei colleghi di SSC.
SLC CGIL ritiene che vadano sanate al più presto situazioni come quella relativa al
pagamento del Premio Annuo che consideriamo di pieno diritto dei lavoratori ed
assolutamente indisponibili per l’azienda e l’erogazione di un Premio di Risultato in linea
con quello di Telecom Italia.
Per questi motivi SLC CGIL si riserva di avviare nei prossimi giorni tutte le
iniziative del caso atte ad aumentare la pressione su Telecom Italia qualora non ci
fossero segnali di disponibilità da parte aziendale a rivedere la propria decisione.
Come più volte ribadito nel corso degli incontri sul Piano Industriale, ribadiamo ancora
una volta l’invito a Telecom Italia ad una seria riflessione sull’informatica in generale e
sulle strategie che sta mettendo in campo che non fanno altro che mortificare
ulteriormente centinaia di lavoratori da sempre caratterizzati da grande senso di
responsabilità oltre che di professionalità pregiate.

martedì 27 luglio 2010

COMUNICATO STAMPA

TELECOM: SLC-CGIL “DOMANI SI CAPIRA’ SE GOVERNO VUOLE ESSERE PROTAGONISTA O COMPARSA. GLI ESUBERI TELECOM NON SONO DIMINUITI, MA SOLO PARTITE DI GIRO”



“Domani il confronto deve cominciare a produrre avanzamenti concreti altrimenti rischiamo che ad una tragedia occupazionale si sommi una farsa”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi di SLC-CGIL, in vista del prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico che si terrà domani alle ore 14,00.

“Il Governo deve mettere sul tavolo in maniera chiara le proprie disponibilità: pretendere investimenti certi e reali per rilanciare il settore e definire interventi straordinari per limitare i gravi danni sociali della ristrutturazione. Deve cioè dimostrare se vuole essere un protagonista della partita o solo una comparsa. Così come Telecom Italia deve dimostrare la propria reale disponibilità a rimettere in discussione un piano industriale meramente difensivo ed esuberi che in realtà non sono mai diminuiti”.

“Inutile per Telecom Italia continuare a mistificare i fatti. Gli esuberi dichiarati ad Aprile (6800) sono solo formalmente diminuiti. Perché – continua Genovesi – dalla presentazione del Piano ad oggi vi sono state circa 400 dimissioni volontarie e se si sommano le 3500 mobilità volontarie richieste, le ulteriori 200 dovute all’incapienze degli accordi passati, ulteriori 1300 esuberi cui destino non è noto, 920 mobilità coatte per chi ha o maturerà i requisiti per la pensione, oltre alla proroga dell’attuale contratto di solidarietà per i lavoratori del 1254 (470 FTE) si vedrà che la somma fa sempre 6400. Anche la riduzione degli esuberi in SSC (informatica) passati da 645 a 445 non sono altro che il frutto di demansionamenti e riassunzioni in Telecom. Nessun posto di lavoro è oggi più sicuro di ieri, come ci ricordano i quasi 40 lavoratori di TILS licenziati e senza più lavoro ed indennità da mesi. Su questo serve chiarezza: come sindacato siamo pronti a fare la nostra parte, ma Governo e Azienda non sembrano avere lo stesso senso di responsabilità”.

“Speriamo che la notte porti consiglio e domani i diversi soggetti in campo possano arrivare con una reale volontà di superare le notevoli distanze che ancora permangono”.


Roma, 26 luglio 2010

mercoledì 14 luglio 2010

Incontro odierno su Telecom italia

Il governo, telecom e le ooss rappresentative dei lav si sono riuniti in data odierna presso il min sviluppo economico e hanno convenuto quanto segue: 1) si apre tra az e sindacato il negoziato sullo sviluppo ind del gruppo e sulle ricadute sui livelli occupazionali con l'obiettivo di verificare entro il 30/7 le condizioni x un accordo. 2) al negoziato partecipano sacconi, romani o loro delegati. Sacconi verificherà strumenti di protezione del reddito utili ad accompagnare lav eventualmente in esubero, al pensionamento nei termini di legge. 3) telecom ritira le procedure di mobilità x favorire la costruttiva conclusione dell'accordo con riserva di riproporle entro il 30/7 in assenza di sviluppi positivi del negoziato. 4) romani convocherà le ooss x consultazione sugli investimenti sulla larga banda.

domenica 11 luglio 2010

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

TELECOM ITALIA ha annunciato ufficialmente l'apertura delle procedure di legge per i licenziamenti, che entro l'anno dovrebbero ammontare a 3700 lavoratori.Cio' e' vergognoso.Il sindacato risponde che intanto vanno cacciati top manager superpagati e incapaci,privi di etica e leadership,bravi e zelanti solo a minacciare i collaboratori. Aderiamo tutti ai prossimi scioperi,i licenziamenti possono riguardare chiunque di noi.

VERGOGNA DOTTOR BERNABE'
VERGOGNA DOTTOR GALATERI
VERGOGNA DOTTOR MIGLIARDI
VERGOGNA TUTTI I DIRIGENTI STRAPAGATI E INCAPACI CHE SANNO FARE SOLDI SOLO ALLE SPALLE DI CHI LAVORA
VERGOGNA UN'AZIENDA CON 1,5 MILIARDI DI UTILE NETTO!!!
MA COSA ASPETTATE A RIBELLARVI?
FATELI VERGOGNARE DI LORO STESSI!!

martedì 6 luglio 2010

SCIOPERO DEL GRUPPO TELECOM ITALIA 9 LUGLIO 2010

Il piano industriale di Telecom è un piano sbagliato che riduce investimenti ed occupazione e che condanna l’azienda ad un ruolo sempre più marginale in Italia e nel mondo.

Noi diciamo:

NO AGLI ESUBERI

NO ALLE ESTERNALIZZAZIONI

NO ALLE DELOCALIZZAZIONI

NO AI TAGLI INDISCRIMINATI SULLE SPALLE DEI LAVORATORI

SI’ AD UNA AZIENDA INTEGRATA, PRESENTE SUL TERRITORIO

SI’ AL MANTENIMENTO DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI

SI’ ALLA REINTERNALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’

SI’ AD UNA POLITICA DI INVESTIMENTI CON VISIONE INDUSTRIALE

SCIOPERO NAZIONALE IL 9 LUGLIO

4 ORE A FINE TURNO

(P.T. 50% e C.d.S. Intero turno, P.T. 75% ultime 4 ore)

INVITIAMO

TUTTI I LAVORATORI A PARTECIPARE ALLO SCIOPERO


PIU' SIAMO E PIU' CONTIAMO!!

Le Segreterie Regionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

mercoledì 30 giugno 2010

1° LUGLIO: LA CGIL IN PIAZZA A ROMA E A MILANO CONTRO LA "LEGGE BAVAGLIO

Milano Contro il Bavaglio

In difesa della giustizia, dell’informazione e della libertà di espressione su internet, Milano si mobilita contro il disegno di legge Alfano. Con il pretesto della privacy, questa legge, già approvata con voto di fiducia al Senato, limitando fortemente lo strumento di indagine delle intercettazioni telefoniche e ambientali, renderà i cittadini più indifesi di fronte al crimine comune e organizzato. La riduzione degli spazi di cronaca giudiziaria, in particolare della copertura giornalistica di inchieste di rilievo pubblico fino all'udienza preliminare, inoltre, comprimerà il diritto dei cittadini a essere informati, compromettendo la capacità di vigilanza democratica dell'opinone pubblica.

Proponiamo a tutti i cittadini, in modo indipendente dalle appartenenze di partito, di manifestare insieme a noi giovedì 1 luglio dalle ore 18,30 in piazza Cordusio.
Sul palco si alterneranno giornalisti, intellettuali, giuristi, rappresentanti di associazioni e movimenti della società civile attiva.

Tra i relatori già confermati ci sono:
Carlo Smuraglia, Gianni Barbacetto, Peter Gomez, Guido Besana, Vincenzo Consolo, Daniele Biacchessi, Mimmo Lombezzi, Federico Sinicato, Massimo Alberizzi, Gilberto Pagani, Guido Scorza, Lorenzo Fazio.

I soggetti che promuovono la manifestazione sono i seguenti: (ordine alfabetico)

11 Metri Officina Politica, Agende Rosse, Arci Milano, Associazione Saveria Antochia OMICRON, Le Girandole, LIBERA Milano, Libera Informazione, Libertà e Giustizia, Meetup 1 Grilli Milano, Giornalisti Senzabavaglio, Movimento Zeropuntotre Sogno, Nobavaglio.it, Popolo Viola Milano, Qui Milano Libera, Societa' Pannunzio, Sos Racket e Usura, Sottolapanca.

Aderisce l'ordine dei giornalisti della Lombardia.
Aderiscono la Cgil Lombardia e la Camera del Lavoro di Milano.

L’iniziativa si svolgerà in concomitanza con la manifestazione nazionale di Roma.
Durante la giornata, prima dell’appuntamento in piazza Cordusio, sono previsti momenti di informazione in vari punti della città.

I punti di informazione già fissati sono i seguenti:
Via festa del Perdono presso Statale - (dalle 15 alle 17)
Piazza Cordusio (dalle 15 alle 17)
Via Dante angolo via Rovello (dalle 15 alle 17)
Corso di Porta Vittoria presso Tribunale (dalle 15 alle 17)
Piazza Lima (dalle 15 alle 17)
PIazza San Babila (dalle 15 alle 17)

lunedì 28 giugno 2010

TELECOM ITALIA E SSC - CONVOCAZIONE ASSEMBLEE

A norma dello Statuto dei Lavoratori (legge 300/70) sono convocate le seguenti assemblee dei lavoratori di Telecom Italia S.p.A di Milano aventi all’ O.d.G.:

· PREPARAZIONE DELLO SCIOPERO DEL 9 Luglio 2010

· RIORGANIZZAZIONE TELECOM ITALIA

· VARIE ED EVENTUALI

Martedì 29 Giugno 2010

CSU ROMANA +TUTTI DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

LORENTEGGIO (+BAGGIO+NOVARA) DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

(ESCLUSO ABBIATEGRASSO)

CASSINA DE PECCHI TUTTI DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

(+MALPAGA+MASATE+MELZO+PIOLTELLO)

BARONA DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

Giovedì 1 Luglio 2010

TURRO: PT + 50% (c/o sala mensa) DALLE H.09.30 ALLE H.10.30

TURRO: RESt.50% + Crescenzago DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

Escluso Volta+Bicocca

CERTOSA TUTTI DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

Venerdì 2 Luglio 2010

NEGOZI TIM CAR 1 DALLE H.09.00 ALLE H.10.00

NEGOZIO STAZIONE CENTRALE DALLE H.15.00 ALLE H.16.00

NEGOZI TIM LINATE DALLE H.17.00 ALLE H.18.00

NEGOZIO GALLERIA VITT. EMAN. DALLE H.10.00 ALLE H.11.00

MELEGNANO(ESCLUSO BARONA) DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

Lunedì 5 Luglio 2010

MIDIR-Tutti DALLE H.9.30 ALLE H.10.30

+Parini+Bonnet+Negozi+Piazza Affari

VERCELLI +BERSAGLIO+SEMPIONE DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

ABBIATEGRASSO TUTTI DALLE H.15.08 ALLE H 16.08

Martedì 6 Luglio 2010

ROZZANO + TUTTI DALLE H.09.30 ALLE H 10.30

ROZZANO DALLE H 15.08 ALLE H 16.08

JENNER+BOSCAIOLA 50% (C/O SALA MENSA) DALLE H 9.30 ALLE H 10.30

JENNER+BOSCAIOLA 50% DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

JENNER+BOSCAIOLA REST 50% DALLE H.18.00 ALLE H.19.00

Mercoledì 7 Luglio 2010

TONALE TUTTI+ STELVIO +50% DALLE H.09.30 ALLE H 10.30

TONALE +STELVIO +REST.50% + Bicocca DALLE H.15.08ALLE H.16.08

SFORZA TUTTI 50% DALLE H.09.30 ALLE H 10.30

SFORZA REST. 50% DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

Giovedì 8 luglio 2010

REGINA GIOVANNA tutti 50% DALLE H.09.30 ALLE.H.10.30

REGINA GIOVANNA REST.50% DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

TACITO TUTTI 50% DALLE H.09.30 ALLE H.10.30

TACITO REST 50% DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

N.B. I TEMPI DI SPOSTAMENTO SONO IN P.A.

Tutti i Telelavoristi potranno recarsi alle assemblee c/o il centro di lavoro di Tonale


SSC


Slc- Cgil Sindacato Lavoratori Comunicazione

Fistel -Cisl Federazione Informazione Spettacolo Telecomunicazioni

Uilcom- Uil Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione

CONVOCAZIONE ASSEMBLEE

A norma dello Statuto dei Lavoratori (legge 300/70) sono convocate le seguenti assemblee

dei lavoratori di SSCENTER di Milano aventi all’ O.d.G.:

· Preparazione della manifestazione del 9 Luglio

· Riorganizzazione Telecom Italia

· Varie ed Eventuali

Giovedì 1 LUGLIO 2010

SSCENTER 50% DALLE H 09.30 ALLE H.10.30

SSCENTER rest. 50% DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

( C/O SALA MENSA) TURRO

Lunedì 5 Luglio 2010

SSCENTER DALLE H. 09.30 ALLE H. 10.30

(C/O-SALA MENSA) MIDIR

Martedì 6 Luglio 2010

SSCENTER 50% ROZZANO DALLE H 09.30 ALLE H 10.30

SSCENTER REST. 50% ROZZANO DALLE H.15.08 ALLE H.16.08

(C/O SALA MENSA)

N.B. I TEMPI DI SPOSTAMENTO SONO IN P.A.

Milano li, 23 Giugno 2010 Slc-Fistel-Uilcom

Milano