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venerdì 30 luglio 2010
ULTERIORE INCONTRO SU PIANO INDUSTRIALE TELECOM ITALIA: IL GOVERNO NON SCOPRE LE CARTE
In questo ulteriore incontro è stata ribadita da parte del sindacato la contrarietà all’idea di accedere ad ammortizzatori sociali o a strumenti forzati di uscita dall’azienda per i circa 2220 lavoratori che, nel corso della scorsa riunione, Telecom Italia aveva indicato come possibili destinatari di forme coercitive di esodo (circa 920 lavoratori che maturerebbero i requisiti per l’accesso alla pensione ed altri 1300 esuberi da gestire con ulteriori e non meglio precisati ammortizzatori sociali). E’ stata inoltre ribadita la medesima posizione di assoluta contrarietà agli ulteriori 450 esuberi dichiarati in SSC ed agli strumenti ipotizzati dall’azienda nello scorso incontro (contratti di solidarietà). Inoltre rimane aperto il tema della ricollocazione in produzione dei colleghi del 1254 e la questione relativa ai lavoratori ex TILS.
Soprattutto mancano ancora concrete garanzie sul perimetro, sulla riduzione degli appalti e sullo sviluppo industriale.
Il sindacato ha proposto all’azienda l’utilizzo della formazione come leva principale consentire un vasto processo di riconversione professionale all’interno dell’azienda ed evitare così gli esuberi.
Nonostante sia stato più volte sollecitato un formale pronunciamento del ministero circa le disponibilità del governo, le risposte fornite sono, ad oggi, evasive ed interlocutorie.
Il governo deve esplicitare il proprio ruolo e le proprie disponibilità concrete per agevolare una soluzione positiva della vertenza, non può continuare con la “politica dello struzzo”.
Telecom deve modificare radicalmente la propria proposta.
Un ulteriore incontro sarà convocato nei prossimi giorni da parte dei rappresentanti del governo.
SSC: GRAVISSIMA LA DECISIONE DI NON PAGARE IL PREMIO ANNUO
un’ulteriore brutta sorpresa nella busta paga: il mancato pagamento del Premio Annuo.
Tale operazione non fa altro che esasperare i toni e gli animi in un’azienda che già vive
uno stato di fortissima tensione legata alle vicende dello scorporo di IT Operation ed agli
esuberi dichiarati dall’azienda in queste settimane.
La SLC CGIL ritiene grave ed inopportuna la scelta aziendale, dal momento che per noi il
premio annuo è parte integrante degli elementi fissi della retribuzione che la legge in
questi casi garantisce. L’interpretazione aziendale in questo caso fa riferimento
all’accordo di armonizzazione di SSC del 17 marzo 2009 che, tra l’altro, garantisce a tutti
i lavoratori della vecchia SSC il premio annuo, mantenendo la mensilizzazione dello
stesso per quelli che avevano subito il processo di andata/ritorno dal CCNL TLC a quello
della Gomma Plastica, e definendo per gli assunti dopo il 1° aprile 2009 il riconoscimento
dello stesso premio.
Paradossalmente, secondo l’interpretazione aziendale, proprio i lavoratori transitati da
Telecom Italia, non rientrando in nessuna delle due tipologie di lavoratori di cui sopra che
erano le uniche presenti all’epoca in azienda, sono stati oggetto di un’interpretazione
unilaterale, sbagliata ed assolutamente inopportuna, secondo la quale è stato deciso di
non procedere all’erogazione della restante quota di Premio Annuo dei lavoratori
scorporati, visto che la quota spettante per la prima parte dell’anno era stata erogata con
la chiusura delle competenze di Telecom Italia.
Ci chiediamo come mai su alcune materie l’interpretazione di Telecom sia più estensiva
(v. riconoscimento unilaterale delle RSU) e su altre non si faccia altro che esasperare gli
animi già molto agitati dei colleghi di SSC.
SLC CGIL ritiene che vadano sanate al più presto situazioni come quella relativa al
pagamento del Premio Annuo che consideriamo di pieno diritto dei lavoratori ed
assolutamente indisponibili per l’azienda e l’erogazione di un Premio di Risultato in linea
con quello di Telecom Italia.
Per questi motivi SLC CGIL si riserva di avviare nei prossimi giorni tutte le
iniziative del caso atte ad aumentare la pressione su Telecom Italia qualora non ci
fossero segnali di disponibilità da parte aziendale a rivedere la propria decisione.
Come più volte ribadito nel corso degli incontri sul Piano Industriale, ribadiamo ancora
una volta l’invito a Telecom Italia ad una seria riflessione sull’informatica in generale e
sulle strategie che sta mettendo in campo che non fanno altro che mortificare
ulteriormente centinaia di lavoratori da sempre caratterizzati da grande senso di
responsabilità oltre che di professionalità pregiate.
martedì 27 luglio 2010
COMUNICATO STAMPA
“Domani il confronto deve cominciare a produrre avanzamenti concreti altrimenti rischiamo che ad una tragedia occupazionale si sommi una farsa”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi di SLC-CGIL, in vista del prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico che si terrà domani alle ore 14,00.
“Il Governo deve mettere sul tavolo in maniera chiara le proprie disponibilità: pretendere investimenti certi e reali per rilanciare il settore e definire interventi straordinari per limitare i gravi danni sociali della ristrutturazione. Deve cioè dimostrare se vuole essere un protagonista della partita o solo una comparsa. Così come Telecom Italia deve dimostrare la propria reale disponibilità a rimettere in discussione un piano industriale meramente difensivo ed esuberi che in realtà non sono mai diminuiti”.
“Inutile per Telecom Italia continuare a mistificare i fatti. Gli esuberi dichiarati ad Aprile (6800) sono solo formalmente diminuiti. Perché – continua Genovesi – dalla presentazione del Piano ad oggi vi sono state circa 400 dimissioni volontarie e se si sommano le 3500 mobilità volontarie richieste, le ulteriori 200 dovute all’incapienze degli accordi passati, ulteriori 1300 esuberi cui destino non è noto, 920 mobilità coatte per chi ha o maturerà i requisiti per la pensione, oltre alla proroga dell’attuale contratto di solidarietà per i lavoratori del 1254 (470 FTE) si vedrà che la somma fa sempre 6400. Anche la riduzione degli esuberi in SSC (informatica) passati da 645 a 445 non sono altro che il frutto di demansionamenti e riassunzioni in Telecom. Nessun posto di lavoro è oggi più sicuro di ieri, come ci ricordano i quasi 40 lavoratori di TILS licenziati e senza più lavoro ed indennità da mesi. Su questo serve chiarezza: come sindacato siamo pronti a fare la nostra parte, ma Governo e Azienda non sembrano avere lo stesso senso di responsabilità”.
“Speriamo che la notte porti consiglio e domani i diversi soggetti in campo possano arrivare con una reale volontà di superare le notevoli distanze che ancora permangono”.
Roma, 26 luglio 2010
mercoledì 14 luglio 2010
Incontro odierno su Telecom italia
domenica 11 luglio 2010
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
VERGOGNA DOTTOR BERNABE'
VERGOGNA DOTTOR GALATERI
VERGOGNA DOTTOR MIGLIARDI
VERGOGNA TUTTI I DIRIGENTI STRAPAGATI E INCAPACI CHE SANNO FARE SOLDI SOLO ALLE SPALLE DI CHI LAVORA
VERGOGNA UN'AZIENDA CON 1,5 MILIARDI DI UTILE NETTO!!!
MA COSA ASPETTATE A RIBELLARVI?
FATELI VERGOGNARE DI LORO STESSI!!
martedì 6 luglio 2010
SCIOPERO DEL GRUPPO TELECOM ITALIA 9 LUGLIO 2010
Il piano industriale di Telecom è un piano sbagliato che riduce investimenti ed occupazione e che condanna l’azienda ad un ruolo sempre più marginale in Italia e nel mondo.
Noi diciamo:
NO AGLI ESUBERI
NO ALLE ESTERNALIZZAZIONI
NO ALLE DELOCALIZZAZIONI
NO AI TAGLI INDISCRIMINATI SULLE SPALLE DEI LAVORATORI
SI’ AD UNA AZIENDA INTEGRATA, PRESENTE SUL TERRITORIO
SI’ AL MANTENIMENTO DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI
SI’ ALLA REINTERNALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’
SI’ AD UNA POLITICA DI INVESTIMENTI CON VISIONE INDUSTRIALE
SCIOPERO NAZIONALE IL 9 LUGLIO
4 ORE A FINE TURNO
(P.T. 50% e C.d.S. Intero turno, P.T. 75% ultime 4 ore)
INVITIAMO
TUTTI I LAVORATORI A PARTECIPARE ALLO SCIOPERO
PIU' SIAMO E PIU' CONTIAMO!!