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venerdì 30 luglio 2010

ULTERIORE INCONTRO SU PIANO INDUSTRIALE TELECOM ITALIA: IL GOVERNO NON SCOPRE LE CARTE

Il giorno 27 luglio 2010 si è tenuto un ulteriore incontro presso il Ministero dello sviluppo economico tra SLC FISTEL UILCOM e UGL, i rappresentanti del Ministero e Telecom Italia sul piano industriale e sugli esuberi dichiarati dall’azienda.
In questo ulteriore incontro è stata ribadita da parte del sindacato la contrarietà all’idea di accedere ad ammortizzatori sociali o a strumenti forzati di uscita dall’azienda per i circa 2220 lavoratori che, nel corso della scorsa riunione, Telecom Italia aveva indicato come possibili destinatari di forme coercitive di esodo (circa 920 lavoratori che maturerebbero i requisiti per l’accesso alla pensione ed altri 1300 esuberi da gestire con ulteriori e non meglio precisati ammortizzatori sociali). E’ stata inoltre ribadita la medesima posizione di assoluta contrarietà agli ulteriori 450 esuberi dichiarati in SSC ed agli strumenti ipotizzati dall’azienda nello scorso incontro (contratti di solidarietà). Inoltre rimane aperto il tema della ricollocazione in produzione dei colleghi del 1254 e la questione relativa ai lavoratori ex TILS.
Soprattutto mancano ancora concrete garanzie sul perimetro, sulla riduzione degli appalti e sullo sviluppo industriale.
Il sindacato ha proposto all’azienda l’utilizzo della formazione come leva principale consentire un vasto processo di riconversione professionale all’interno dell’azienda ed evitare così gli esuberi.
Nonostante sia stato più volte sollecitato un formale pronunciamento del ministero circa le disponibilità del governo, le risposte fornite sono, ad oggi, evasive ed interlocutorie.
Il governo deve esplicitare il proprio ruolo e le proprie disponibilità concrete per agevolare una soluzione positiva della vertenza, non può continuare con la “politica dello struzzo”.
Telecom deve modificare radicalmente la propria proposta.
Un ulteriore incontro sarà convocato nei prossimi giorni da parte dei rappresentanti del governo.

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