Roma, 26 Gennaio 2011
COMUNICATO SINDACALE
Riorganizzazione attività di appalto su manutenzione infrastrutture
Il giorno 26 Gennaio si sono incontrate le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL con i rappresentanti di Telecom Italia in merito al progetto di rimodulazione delle attività di conduzione, manutenzione ed adeguamento degli impianti tecnologici delle infrastrutture edili.
L’incontro informativo era stato chiesto ed ottenuto in sede di ultimo Coordinamento Nazionale delle RSU appena il progetto sarebbe stato definito, in quanto diverse voci indicavano un’uscita di ulteriori volumi complessivi di lavoro nel settore delle technical infrastructure. Progetto che, se confermato in quelle linee, avrebbe rappresentato una violazione degli accordi sindacati sottoscritti il 4 agosto e il 21 ottobre.
Durante l’incontro è emerso che:
1) Telecom Italia intende ridurre gli attuali fornitori esterni dalle attuali 130 imprese (di cui molte anche piccole e piccolissime) a circa 20 grandi soggetti radicati sui diversi ambiti (lotti) territoriali, rendendo così più trasparente la filiera e soprattutto efficaci gli interventi;
2) si passerà ad un sistema di pagamento a canone/assicurativo, ovvero sia gli eventuali interventi straordinari saranno oggetto di verifica e di autorizzazione verso le ditte esterne esclusivamente da parte del personale Telecom e, in caso di “eccessivi e anomali” interventi straordinari, con meccanismi di penalizzazione delle ditte. Questo al fine di ridurre eventuali “eccessivi” interventi;
3) tutta l’attività correttiva di primo intervento sarà internalizzata e svolta esclusivamente dalla manodopera sociale;
4) vi saranno alcune centrali per cui tutta l’attività ordinaria e straordinaria sarà tutta in capo alle imprese esterne e altre centrali tutta in capo alla manodopera sociale. Questo perché oggi sulle stesse centrali operano sia manodopera sociale sia fino a 5-6 diverse ditte esterne, senza poter analizzare e vedere le eventuali responsabilità e senza di fatto un controllo su chi fa cosa. La semplificazione e riorganizzazione ha l’obiettivo di poter avere visibilità delle responsabilità e dei processi in capo o alla manodopera sociale o a solo una specifica impresa esterna.
Su sollecitazione sindacale, anche a tutela dei lavoratori delle grandi ditte esterne, l’azienda ha inoltre comunicato che i nuovi contratti di appalto saranno fatti con base d’asta allo stesso valore economico, quindi non con una logica di taglio dei costi e di gara al massimo ribasso.
Soprattutto, come da nostra richiesta, l’azienda ha formalmente garantito che i volumi complessivi delle attività lavorate dal personale Telecom, a livello territoriale, non diminuiranno in quanto il re mix delle attività e le internalizzazioni legate alla messa in carico per centrale e non per attività, compenseranno le uscite di lavoro.
Su questo l’azienda è pronta a fornire i dati dei volumi lavorati prima e dopo la riorganizzazione a livello sia territoriale che nazionale.
La filosofia delle riorganizzazione è infatti quella (e sarà questa anche in futuro) di tenere in casa le attività su cui si lavorerà sempre di più oggi ed in futuro, al fine di salvaguardare per i prossimi anni al massimo un’occupazione di qualità.
Come Sindacato abbiamo sollecitato che prima o al massimo in contemporanea che partano i diversi sopraluoghi preliminari (circa dalla prima decade di febbraio) vengano comunque fissati incontri territoriali specifici con le RSU per l’illustrazione di dettaglio della riorganizzazione, per giungere dopo la gara di appalto ad un incontro nazionale con il Coordinamento al fine di completare analisi, verifiche ed eventuali proposte.
Sempre come SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, pur nel rispetto della gara e delle scelte industriale di Telecom, abbiamo invitato a mantenere ed eventualmente rafforzare nell’ambito delle 20 aziende che saranno selezionate, il rapporto con Manutencoop presso cui lavorano diversi colleghi ex Telecom.
Soprattutto, condividendo la filosofia di riportare in case attività con maggior “futuro”, abbiamo formalmente chiesto ai dirigenti di Technical Infrastructure di impegnarsi nel minor tempo possibile per contribuire anche loro con un progetto specifico - anche accompagnato da un apposito percorso di formazione - di reinternalizzazione di nuove attività, magari partendo dalle nuove tecnologie che oggi il mercato propone.
L’azienda ha concordato con il percorso, per cui già nei prossimi giorni saranno fissati appositi incontri territoriali di illustrazione nel dettaglio della riorganizzazione, dando disponibilità ad un ritorno, dopo la gara, in sede di Coordinamento Nazionale. Ovviamente come Sindacato vigileremo affinché quanto dichiarato sia mantenuto nel rigoroso rispetto degli accordi sottoscritti.
Alleghiamo le slide presentateci dall’azienda al fine di una più ampia informazione di dettaglio.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL