BENVENUTI NEL BLOG DELLE RSU E DEGLI ISCRITTI SLC CGIL DI TELECOM ITALIA MILANO

QUALCHE SUGGERIMENTO SU COME UTILIZZARE IL BLOG
:
nella colonna di destra, scorrendo la pagina, trovi l'archivio dei post pubblicati e quella dei post in evidenza, gli Argomenti Trattati. Scorrendo la pagina, troverai accordi, leggi e ordinamenti e molti link utili, oltre che, eventi e notizie di attualità. Selezionando la voce home torni all'inizio, in indice trovi in dettaglio tutti i contenuti trattati, in post pubblicati 2011 e in post pubblicati 2010, tutti i post divisi per anno e mese. E' possibile inserire la propria opinione, selezionando la voce "Commenti" , al termine di ogni post. Visualizzazione ottimale con Firefox. Con Internet Explorer, ricaricare la pagina se si dimensiona la finestra del browser.

SUGGERIMENTI E PROPOSTE di argomenti da trattare di Tuo interesse: scrivici via email . O contattaci su Facebook. O seguici su Twitter.
Grazie

mercoledì 10 ottobre 2012

TELECOM ITALIA: IL DADO E' TRATTO


IL DADO E’ TRATTO

Ormai ne parlano apertamente quotidiani come “Il Messaggero” o “Il Mattino”.
Il dado è tratto, ragazzi. Quest’azienda, Telecom Italia, verrà smembrata e fatta a pezzetti (e molto presto pare), con tanti saluti alle logiche industriali di cui si dovrebbe nutrire un Paese in apnea come il nostro, per riprendersi e valorizzare i pochi pezzi pregiati di cui dispone. D’altra parte, abbiamo una classe dirigente (manageriale e governativa) che l’unica idea che si è fatta venire per favorire la ripresa è quella di abolire le festività, i giorni di ferie e così via.
Ma se ci sono migliaia e migliaia di lavoratori in cassa integrazione e solidarietà, qualcuno ci spiega a cosa diavolo serve aumentare le giornate lavorative?
Non sarà che forse bisognerebbe investire, dopo decenni di dividendi selvaggi? Non sarà che bisogna ricomporre le filiere produttive, rinnovarle e dar loro forza?
“Beh, perché?” dice il nostro management. L’importante è ridurre i costi, dicono. Tagliare da tutte le parti, smembrare, sminuzzare. Purchè restino bonus, poltrone, e premi per la dirigenza s’intende.
Una gran bella visione strategica, non c’è dubbio.
E così, senza che l’Azienda si degni di dirci una parola (alla faccia delle varie indagini di Clima tanto strombazzate, dei centri People Caring e di tutti gli altri ammennicoli online di cui non sappiamo che farcene) ci siamo: questo processo di societarizzazione che ormai sta viaggiando a velocità spedita (cioè di creazione di società separate all’interno del Gruppo per gestire attività separate: IT, Rete, Customer, Staff), ci trova duramente contrari. Riteniamo infatti che Telecom Italia per rafforzarsi sui mercati debba essere unica e indivisibile, presente e radicata sul territorio, integrata e con una filiera produttiva completa, con tutte le attività “core” al suo interno e che tale struttura sia raggiungibile tramite un processo di internalizzazione di attività. Adesso qualche giornale la chiama anche “perimetrazione”. Santo cielo, ma che vuol dire?
La realtà è che c’era una realtà industriale in Italia, nelle telecomunicazioni e tra poco non ci sarà più. E perché? Beh, sapete quante poltrone si creano così? Fatevi due conti. Noi invece, vorremmo sapere una cosa: ma i debiti, quelli che ci portiamo sul groppone grazie all’azione lungimirante del management degli ultimi 15 anni, chi se li cucca? Perché, per come la vediamo noi, finirà che i debiti li ripagheranno tutti i lavoratori.
Che facciamo, vogliamo continuare a stare a guardare, o è non è forse venuto il momento di alzare quella cosa che abbiamo poggiato sulla sedia e dire che non ci va bene? Il 18 ottobre si può andare a manifestare a Rozzano, in occasione dell’Assemblea degli Azionisti (dove vorranno far passare le conciliazioni-scandalo verso due manager che hanno contribuito alla nostra rovina, Ruggiero e Buora, invece di fare una causa seria).
Il 19 tutto il settore TLC è in sciopero.
Il dado è tratto, l’Azienda procede e vuole smembrarci. A noi, perché il management non si smembra mai.
Che ne dite di dirgli un NO, grosso come una casa?

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta quanto vuoi e quello che vuoi, ma sii educato e non offendere niente e nessuno.