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giovedì 8 aprile 2010

TELECOM ITALIA

TELECOM ITALIA VUOLE CEDERE IT OPERATIONS!!!

LA STORIA
Nel gennaio 2003 con la logica di realizzare l’informatica di gruppo prende vita IT Telecom, nata dalla fusione delle quattro grandi aziende, Telesoft, Netsiel, Saritel e Sodalia, che costituivano il settore informatico per le TLC di Telecomitalia ai tempi di Tronchetti Provera. In seguito in IT Telecom confluiranno parte dei lavoratori (600) della società Finsiel, società del gruppo Telecom indirizzata al mercato. Il risultato è un’azienda composta da 5000 tecnici specializzati con la missione di creare e gestire tutto il complesso apparato di servizi informatici e soluzioni innovative che arricchiscono l’offerta di Telecomitalia per la telefonia fissa, mobile, internet. L’esperienza è però breve: Il 31 dicembre 2004 l’azienda IT Telecom finisce incorporata in Telecomitalia, non prima di aver polverizzato una metà degli addetti con una serie di scorpori e vendite. Da notare che l’operazione di “internalizzazione” di IT Telecom in Telecom Italia s.p.a. era stata giustificata con un progetto industriale che prevedeva la frammentazione dell’informatica in diverse realtà da distribuire sui vari settori dell’azienda. Un miglioramento dei livelli di qualità ed efficienza creando diverse realtà informatiche da integrare in ogni singolo settore aziendale: corporate, rete, mercato, Tim, ecc.

Attualmente il settore dell’Information Technology, nel quale si svolgono prevalentemente servizi per il gruppo, costituisce il pezzo più grosso dell’informatica di Telecom Italia s.p.a. Esistono, però, piccole realtà informatiche in Open Acess e Network, e di maggiore rilievo in Domestic Market Operations (vedi allegato2), dove si forniscono servizi informatici per il mercato esterno (i maggiori clienti sono il Sole24ore, Endesa, Posteitaliane, Regione Lombardia, Prenatal, ecc.). Questi altri settori informatici non fanno parte di IT OPERATIONS e non vengono coinvolti nell’esternalizazione.

Cessione del ramo IT OPERATIONS


Agli inizi di febbraio sono uscite tre disposizioni di servizio (disp.384 385 386) che riorganizzavano parte dell’Information Technology e costituivano la famosa scatola dell’IT OPERATIONS nella quale venivano inglobate le tre strutture:

- Software & Test Factory
- IT Service Operations
- IT Infrastructures

La direzione di IT OPERATIONS viene affidata a tal Stefano Gigli che con un ordine di servizio del 5 marzo viene nominato anche amministratore delegato di SSC. Creata la scatola agli inizi di febbraio l’azienda comunica la cessione del ramo IT OPERATIONS a SSC. Come dichiarato in calce alla comunicazione di cessione del ramo, l’azienda vuole “separare le attività di indirizzo e progettazione informatica, che rimarranno sotto la propria responsabilità, da quelle operative, che saranno concentrate all’interno di SSC”

In pratica, per attività di “indirizzo” grossomodo si intendono:
- attività di governance e monitoraggio dei livelli di efficienza
- acquisizione delle richieste di servizi informatici da parte di OPEN ACESS, NETWORK, DOMESTIC MARKET OPERATIONS, NATIONAL WHOLSALE SERVICES
- attività di progettazione e di messa a punto dei piani di miglioramento dei servizi
- technical security, cioè assicurare soluzioni di sicurezza delle reti e dei sistemi

La parte “operativa”, quella che va in SSC, sono le strutture che:

- realizzano, testano e collaudano le piattaforme informatiche nel rispetto dei requisiti definiti in sede di progettazione
- assicurano il delivery e la messa in esercizio delle piattaforme
- si occupano dell’assistenza tecnica sia a livello software che hardware
- svolgono funzioni di monitoraggio delle piattaforme (Control Room)
- progetta e implementa le reti LAN per i Data Center
- assicurano lo sviluppo e l’esercizio degli impianti e delle infrastrutture dei Data Center

In pratica, l’azienda spezza in due il processo che costituisce il ciclo vitale dell’Information Technology. Separa la parte che svolge l’attività di analisi dei requisiti e delle specifiche funzionali per lo sviluppo dell’informatica di Telecom da quella che a tutti gli effetti la REALIZZA, la COLLAUDA e la METTE IN ESERCIZIO.

L’azienda, inoltre, cede questo settore “operativo” tenendosi la proprietà delle macchine e dei Data Center. In pratica, l’azienda non solo ci sottrae il patrimonio informatico, ma ci chiede di gestire da “esterni” progetti di importanza strategica per l’azienda e non solo.

Piattaforme informatiche gestite dal Data Center Nord Ovest:

In IT OPERATIONS, come accennato prima ci sono settori che si occupano dello sviluppo e del collaudano del software (es. Software & Test Factory), che lo mettono in esercizio (es. Service Operations). Ci sono poi addetti al monitoraggio dei sistemi (Control Room), addetti al supporto specialistico (Technical Support) per la soluzione dei problemi di carattere tecnico sia in ambito software che in ambito hardware e chi si occupa di tutte le infrastrutture - sale dati, reti LAN, impianti di condizionamento, reti elettriche, postazioni di lavoro - che servono al funzionamento dell’intero apparato informatico (IT Ifrastructure).

Di queste strutture fa parte il Data Center Nord Ovest, che copre l’area Lombardia e Piemonte con due sedi principali a Rozzano e Cesano, dove ci sono effettivamente i Data Center cioè le sale dati dove ci sono le macchine. Un’altra sede è a Torino dove ci sono una decina colleghi che gestiscono i CEM gli apparati di rete ex Csot.

All’interno del Data Center svolgiamo attività di delivery e gestione delle piattaforme informatiche. Gestiamo gli spazi e le infrastrutture delle sale dati, dove vengono collocate le macchine. Assicuriamo la corretta realizzazione delle nuove piattaforme informatiche a livello software e hardware e terminato il delivery svolgiamo un servizio di assistenza tecnica per assicurare il corretto funzionamento delle macchine. Questo per l’informatica di Telecom.

Come Data Center forniamo servizi anche per l’informatica di mercato. Sono tutti progetti che provengono dall’area Domestic Market Operations. In questo caso dipende dai contratti che i clienti stipulano con Telecom. Ci sono contratti che prevedono un servizio completo, in questi casi il progetto viene seguito in tutte le fasi, dal delivery fino alla conduzione effettiva dei sistemi – fra i clienti di questo tipo i più importanti, che ci fanno fatturare parecchi soldi sono Prenatal, Sole24ore, Bluarancio – oppure ci sono clienti con contratti nei quali non è prevista nessun tipo di assistenza, e dove c’è solo la concessione in affitto di uno spazio all’interno del Data Center dove collocare le macchine – Posteitaliane, Regione Lombardia -

Le piattaforme informatiche principali e fondamentali per Telecomitalia collocate e gestite nel Data Center Nord Ovest sono:

A Rozzano
- progetto DOLMEN, circa 200 server nel quale si concentrano attività ad uso e consumo della magistratura, dove vengono memorizzati ed elaborati i dati inerenti le intercettazioni, via mail, fax, e telefoniche
- CEM apparati informatici di rete nei quali circolano i cartellini del traffico telefonico essenziali per la fatturazione delle bollette
- Ospit@virtuale, piattaforma per i servizi del progetto “IMPRESA SEMPLICE” per il quale Telecom sta investendo parecchio in campagne publicitarie


A Cesano:
- CRM-BUSINESS dove si gestiscono i dati (anagrafici, tipologia dei contratti, servizi richiesti, ecc.) dei clienti più prestigiosi di Telecom che vengono usati per la fatturazione
- SAP di Telecom, dove ci sono i dati che hanno a che fare col mondo Telecom, compreso i dati dei lavoratori per l’elaborazione delle buste paga. Se si fermano i sistemi Sap Telecom, si ferma tutta l’azienda.
- SOX elaborazione dei dati per la pubblicazione degli atti finanziari per il mercato borsistico americano

SSC è invece una società, nata ai tempi di Tronchetti Provera come consorzio fra Telecom e Pirelli che doveva occuparsi dei sistemi informatici SAP del gruppo Telecom-Pirelli.
Con l'abbandono di Tronchetti Provera il progetto è venuto meno e parte dei lavoratori Telecom che erano confluiti in SSC sono rientrati nella “casa madre” a gestire il SAP di Telecom. Gli ultimi rientrati sono i dieci lavoratori di Technical Support presenti anche a Milano che sono rientrati in Telecom non più di 15 mesi fa.

SSC svolge un po’ tutte le funzioni di ingegneria, di analisi e sviluppo, di supporto specialistico, ma non di gestione dei sistemi. In pratica in SSC non ci sono le funzioni operative presenti in IT OPERATION, tipo le Control Room che svolgono funzioni di monitoraggio e i Data Center.

Qual è la finalità del progetto SSC?


L’esternalizzazione di IT OPERATIONS smentisce il progetto aziendale nel quale si sosteneva che ci sarebbero state maggiori possibilità di “efficientamento” dell’informatica portandola all’interno del gruppo. Ora, invece, l’azienda sostiene che SSC dovrà essere competitiva sul mercato dell’IT. Che i suoi competitor di riferimento sono le aziende IT delle società di Telecomunicazione europee. Che in una società separata è più facile effettuare l’accountability, cioè effettuare la gestione dei costi. Ma come potrà effettuare SSC una gestione dei costi se non sarà proprietaria di nessun patrimonio se non del debito societario che ha già sul groppone.

Viene naturale domandarsi a quale modello di altre aziende delle stesse dimensioni di Telecom si è ispirata la direzione aziendale per decidere di spezzare in due il processo vitale dell’informatica?

Per esempio, se SSC dovesse decidere di razionalizzare i costi concentrando le macchine in un’unica sede, come potrà farlo se le macchine sono di proprietà Telecom?

Come sarà distribuito il personale di IT Operations, verranno mantenute le attuali sedi?

Come sarebbe gestita l’occupazione degli spazi del personale IT Operations, ad esempio SSC pagherebbe l’affitto a Telecom ?

Quanti sono e dove sono collocati i server di collaudo e sviluppo che resterebbero in carico a SSC?

Chi sarebbero i clienti SSC nel gruppo, ci sarebbe anche la struttura Top Client e Public Sector?

Quali sarebbero i principi di funzionamento della struttura IT Operations dentro SSC, quali gli input e output del processo di fornitura a Telecom?

Come si integrerebbe IT Operations con la attuale SSC?

Con quali strutture di staff (es acquisti, risorse umane) verrebbe gestita la nuova SSC, quelle attuali?

Un tema cruciale è quello delle consulenze. Quante sono? Dove sono dislocate? Seguiranno le strutture in SSC?

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